Cervello, scoperta “spezzina“ La Tosetti e il team scientifico Novità sul fronte neurologico

Lo studio avrà importanti ricadute sul trattamento dei disturbi dello sviluppo del bambino

Cervello,  scoperta “spezzina“   La Tosetti e il team scientifico  Novità sul fronte neurologico

Cervello, scoperta “spezzina“ La Tosetti e il team scientifico Novità sul fronte neurologico

C’è un’importante firma spezzina sulla straordinaria scoperta scientifica di questi giorni che è il risultato di una ricerca sull’evoluzione delle aree cerebrali coinvolte nella visione nei neonati: di fatto è stato dimostrato che già a quattro settimane di vita, le aree del cervello del neonato che presiedono all’analisi della visione del movimento sono mature e simili a quelle dell’adulto. Lei è Michela Tosetti, direttore del Laboratorio di fisica medica e risonanza magnetica dell’IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa e del Centro di Ricerca Imago7 di Pisa, oltre che essere titolare del corso per la laurea in Fisica dell’Ateneo pisano. Lo studio, iniziato 15 anni fa, intitolato ‘Development of Bold response to motion in human infants’ e pubblicato in questi giorni sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neuroscience, è stato condotto dal team di ricercatrici italiane composto oltre che dalla Tosetti anche da Laura Biagi, Sofia Allegra Crespi e coordinato dalla professoressa Maria Concetta Morrone del dipartimento di ricerca traslazionale e nuove tecnologie in medicina e chirurgia di i Pisa) Importanti le ricadute cliniche sul trattamento riabilitativo per i disturbi dello sviluppo neurologico. Uno studio che porta la firma anche della Tosett. Lei spezzina che nel 2013 ha ricevuto il premio ‘Donne Leader spezzine’, coordina diversi progetti internazionali e nazionali. Di recente ha vinto un bando finanziato nell’ambito Pnrr che ha chiamato“ FIABA“ e appena può torna nel suo ‘buen ritiro’ di Tivegna insieme al figlio Lorenzo Braccini, classe ’99, laureatosi in Fisica Teorica a Cambridge. Lorenzo dunque sulle orme della mamma ma anche di papà Stefano, primo ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare prematuramente scomparso nel 2011. Quella della Tosetti è un amore per la Fisica, fin dai tempi del Pacinotti. "Dopo la maturità, ero molto incerta su cosa fare tra ingegneria nucleare, medicina e fisica. E’ finita che mi occupo di risonanza magnetica nucleare applicata alla medicina, in pratica, tutte le parole che componevano i miei dubbi. Sinceramente, ho scelto di studiare fisica perché ero curiosa, volevo capire come funzionava il mondo. In parte ci sono riuscita: con il mio lavoro, esploriamo il cervello in pratica dalla nascita fino all’età adulta".

Di cosa si occupa per la precisione?

"Dirigo un team che si occupa di sviluppare metodi in risonanza magnetica e tecnologie come il nostro 7 Tesla (l’unità di misura dell’induzione magnetica), una delle pochissime in tutto il mondo, e unica installata in Italia, e che viene utilizzata, insieme al vicino tomografo clinico con più bassa intensità, per scoprire i misteri del cervello. Trattiamo un settore molto particolare: i problemi neuropsichiatrici dell’età evolutiva".

Ci spieghi meglio.

"Stiamo parlando di bambini, anche molto piccoli, e di ragazzi, fino ai 18 anni, con patologie più o meno complesse che riguardano uno dei nostri organi più misteriosi, il cervello, che, grazie anche all’attività di team come il nostro, oggi presenta molto meno segreti rispetto al passato".

Facile come bere un bicchiere d’acqua direi.

"Quasi – risponde col suo sorriso – purtroppo non è facile, soprattutto dal punto di vista emozionale, dedicarsi alla patologia neurologica del bambino. Significa avere a che fare con lesioni cerebrali, autismo, ritardi mentali, che spesso la gente non vuole nemmeno vedere e accettare. Il mio lavoro mi ha insegnato molto, e continuo ancora a meravigliarmi di una nuova scoperta che possono migliorare la vita dei nostri piccoli pazienti e delle loro coraggiose famiglie, cosa che mi spinge ad andare avanti e continuare la ricercare" Lo abbiamo capito, Michela studia il cervello, ma con tanto cuore.

G.S.