Case a un euro Ma nessuno vuole vendere

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Il progetto per la cessione agevolata degli immobili non decolla e il Comune è costretto a prorogare i termini per l’adesione. Accade a Pignone, dove l’amministrazione nei giorni scorsi ha preso atto dell’assenza di manifestazioni di interesse, allungando fino al prossimo 30 ottobre i termini per la presentazione delle domande. Un progetto innovativo, quello della giunta guidata da Ivano Barcellone (nella foto), che per ora ha prodotto uno scarso appeal, nonostante l’interesse preliminare mostrato da numerosi proprietari di abitazioni disabitate da anni. Il fine cui tende l’amministrazione è nobile: collegare domanda e offerta per ridare vita alle tante abitazioni del pignonese oggi disabitate, e in questo modo ripopolare il paese. Uno strumento che dovrebbe portare i venditori a cedere la propria abitazione al prezzo simbolico di un euro, con gli acquirenti che si impegnerebbero a quel punto a ristrutturare, presentando un progetto entro sei mesi dall’acquisizione e realizzando i lavori entro tre anni. L’idea aveva suscitato molto interesse, tanto che furono centinaia le telefonate arrivate agli uffici comunali da parte di proprietari e potenziali acquirenti, e il Comune nei mesi scorsi aveva redatto un regolamento ad hoc per disciplinare il piano. Tuttavia, all’atto pratico nessun proprietario pare voler aderire all’iniziativa.