Rincari bollette, temperature giù di un grado in classe per risparmiare

Spezia sta elaborando una variazione da deliberare entro il 27. Un grado in meno di temperatura alla ripresa dell’anno scolastico

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La Spezia, 22 aprile 2022 - Gli scenari di guerra e le tensioni dei mercati stanno sconvolgendo il sistema di approvvigionamento energetico. E le bollette crescono, minando i bilanci familiari e i fatturati delle aziende. Ma non sono solo loro a pagare il prezzo altissimo del caro-elettricità e del caro-gas. Il raddoppio dei costi minaccia anche i bilanci degli enti pubblici che si ritrovano ad affrontare voci di spesa lievitate a dismisura, col rischio di finire fuori controllo. Succede, per esempio, ai Comuni e alla Provincia dove amministratori, contabili e tecnici stanno studiando possibili contromisure.

Ma esistono davvero piani o bozze di protocolli per limitare i consumi e reperire risorse aggiuntive? Nella realtà spezzina non pare che una strada del genere sia stata ancora imboccata. Si tende ad aspettare l’evoluzione del quadro generale, anche se l’autunno e i rigori dell’inverno non sono poi così lontani. Con l’estate, certo, il fabbisogno di calore scenderà drasticamente, ma dopo? Sia da parte degli enti locali che delle strutture territoriali dei ministeri non risulta siano stati messi a punto piani operativi per abbattere la spesa energetica con misure di carattere strutturale. "Finora non si hanno notizie di piani o protocolli operativi in funzione di questa esigenza – osserva un sindacalista del settore pubblico – si va avanti con le generiche raccomandazioni a risparmiare la luce, magari spegnendo le troppe lampadine accese o staccando i computer dopo il lavoro, ma niente di più".

La preoccupazione negli enti locali, in questa fase, semmai, è di reperire le risorse per affrontare l’impennata dei costi. "Si tratta di un capitolo di spesa in costante crescita – afferma l’assessore al Bilancio del comune capoluogo, Giacomo Peserico – che ha richiesto una variazione di bilancio, l’ultima di questa consiliatura, da deliberare entro il 27, prima dello scioglimento del consiglio comunale. L’incremento della spesa su questo versante è una realtà con cui dobbiamo confrontarci e a maggior ragione dovrà farlo che arriverà dopo di noi. Per ora il quadro è sotto controllo, per quanto molto pesante. I soldi che arrivano dallo Stato non sono molti, circa 260mila euro, con le nostre risorse, reperite con la variazione di bilancio, arriveremo a poco meno di mezzo milione. Si tratta di un primo passo che, è facile immaginare, non sarà sufficiente, per questo ci aspettiamo che Anci possa ottenere per i Comuni ulteriori misure di sostegno".

"Per parte nostra – aggiunge Peserico – facciamo quello che possiamo per risparmiare. A bilancio la spesa per il consumo di luce e gas ammonta a 4.845.000 di euro, ma altre risorse dovranno essere aggiunte. Siamo stati molto impegnati nel reperire fondi per l’efficientamento energetico degli edifici e si sono fatte scelte importanti, per esempio con la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica con impianti a led. Al Parco della Rimembranza è stato attivato un sistema che consuma 6 kilowatt, quanto un appartamento. Per quello che riguarda gli uffici, non mi risulta che siano stati messi a punto specifici piani di risparmio ma è chiaro che siamo di fronte a uno scenario internazionale quanto mai incerto e i prossimi mesi restano un’incognita".

La Provincia non naviga in acque migliori. "Purtroppo sono situazioni che non si risolvono da un giorno all’altro – allarga le braccia l’ingegnere Gianni Benvenuto, dirigente dei servizi dell’ente di via Veneto – anche se il problema ce lo siamo posti da mesi, avendo 120mila metri quadrati di immobili da gestire, oltre strade e gallerie. Per gli edifici da efficientare per limitare i consumi energetici abbiamo diverse linee di finanziamento. Dei quattro interventi principali, tre sono inseriti nel Pnrr: ci sono 2.340.00 euro per l’intervento statico sismico ed efficientamento energetico del Fossati (edificio nuovo Pignone); 1.300.000 euro per l’Einaudi di via Lamarmora (statico sismico ed efficientamento energetico); 800mila euro per Bragarina (manto di copertura fotovoltaico) e 500mila euro per l’edificio della Provincia, con l’attivazione di pompe di calore, la risoluzione dei problemi del riciclo dell’aria in funzione anti-covid e l’impianto fotovoltaico. E poi c’è il capitolo per l’efficientamento energetico delle lampade delle gallerie degli Scoglietti, Levanto e Biassa, per cui abbiamo stanziato 300 mila euro". Misure di contenimento dei consumi? Quando riprenderà l’attività scolastica si andrà alla riduzione di un grado della temperatura dei locali.