"Camilla era una brava parrucchiera" Lavorava da ’Golden Hair’ a Valdellora

"Ci vediamo martedì", aveva detto sabato sera alla titolare e alla collega. Ieri non l’hanno vista, ma non immaginavano la tragedia

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Carlo Bertolotti era una brava parrucchiera e da circa un mese lavorava nel negozio ’Golden Hair’ in via Volta a Valdellora.

Sabato sera aveva salutato la titolare e la collega, dicendo loro: "Ci vediamo martedì". (Lunedì i parrucchieri sono chiusi n.d.r.). Un modo di dire, come aveva fatto in altre occasioni.

Invece quando ieri mattina alla riapertura non l’hanno vista in negozio, nessuno poteva immaginare quello che era accaduto. E’ stata barbaramente uccisa, non è chiaro se nella notte tra sabato e domenica, oppure in quella successiva. Sicuramente quando ieri alle 7,30 la polizia ha rinvenuto il suo corpo a Sarzana, in via Bradiola poco distante dalla zona all’inizio del viale XXV Aprile, il decesso era avvenuto almeno ventiquattro ore prima. Sarà l’autopsia effettuata dall’anatomopatologa a dare una risposta precisa, fondamentale ai fini delle indagini.

Nel negozio ’Golden Hair’ ieri si respirava un’aria quasi irreale. Carlo non c’era e non sarebbe mai più tornata. La titolare aveva poca voglia di parlare, ma si è lasciata scappare una frase significativa: "Non riesco a credere che una persona come lui abbia fatto una fine simile". La collega di lavoro ha ricordato quello che già aveva passato, quando poco più di un anno fa era andato a fuoco l’appartamento dove abitava in affitto a Ceparana.

Carlo Bertolotti aveva 43 anni ed era originaria di Spezia. E’ qui che ha vissuto per tanti anni e chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona educata e gentile. Frequentava il bar dei Viaggiatori di via Fiume, che ora non esiste più, nei pressi della stazione. Vestiva da tempo con abiti femminili e nel suo passato spezzino si faceva chiamare Sissy, nome poi cambiato in Camilla. Era molto apprezzata come parrucchiera, aveva avuto una sua attività dal 2008 al 2013 a Ceparana in via IV Novembre, che gestiva da sola. Chiuso il negozio, aveva continuato comunque a lavorare. Da poco più di un mese aveva ritrovato lavoro alla Spezia, nel negozio ’Golden Hair’ di Valdellora.

Si era trasferita ad Albiano Magra dopo che l’appartamento in cui viveva in affitto a Ceparana era andato a fuoco nel febbraio dello scorso anno. Insieme ad altre tre persone erano stati trasportati all’ospedale dopo aver respirato i fumi sprigionati dal rogo, un gatto era deceduto per asfissia e l’appartamento seriamente danneggiato. Era stato un bilancio pesante, quello lasciato dall’incendio scoppiato di mattina nel condominio al piano terra di via Italia a Ceparana, e forse avrebbe potuto essere anche più grave se non fosse stato per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che avevano limitato e poi spento l’incendio prima che si propagasse alle abitazioni vicine. Era stato proprio Carlo Bertolotti ad accorgersi per prima di quanto stava accadendo: risvegliata dai fumi e dai rumori generati dalle fiamme – scoppiate in una stanza attigua alla camera da letto – aveva provato a spegnere il fuoco, anche con la collaborazione di un vicino di casa, con il rogo che però aveva già raggiunto dimensioni importanti ed era quindi incontrollabile.

I fumi del rogo avevano già invaso la tromba delle scale e anche alcune delle abitazioni del condominio. Molti inquilini avevano abbandonato di fretta le proprie abitazioni, sfidando il fumo nero e acre per raggiungere il piazzale esterno. Alla fine erano state quattro le persone – tra cui una donna di ottanta anni – che a seguito dell’inalazione del fumo avevano avuto bisogno delle cure dei sanitari. I vigili del fuoco avevano poi fatto una triste scoperta: sotto il letto della camera, avevano trovato il gatto di casa, ormai privo di vita, morto per asfissia.

Un episodio che aveva colpito molto la comunità, tanto che sui social erano state molte le persone che avevano lanciato un appello affinché venisse offerto un aiuto alla quarantenne inquilina dell’appartamento andato a fuoco. Tanti anche gli amici che si sono recati sul posto per star vicini a Carlo nel momento di difficoltà. "Ho provato a spegnere le fiamme, ma non ci sono riuscita" aveva ripetuto mentre veniva rincuorato dagli amici, ringraziandoli per la grande solidarietà ricevuta.

Massimo Benedetti