Mobili abbandonati sulla sponda del fiume. Il sindaco rovista e trova i responsabili

Beverino, l’abbandono dei rifiuti resta una piaga per l’ambiente

La camera abbandonata sulle sponde del Vara

La camera abbandonata sulle sponde del Vara

Beverino (La Spezia), 29 agosto 2017 -  QUANDO ha visto comodini e mobili abbandonati sulla sponda del fiume non ci ha pensato due volte: ha infilato i guanti in lattice e ha cominciato a setacciare cassetti e ante, fino a trovare indizi utili che, consegnati ai carabinieri, consentiranno di sanzionare il responsabile dell’ennesimo abbandono di rifiuti. Lo ha fatto il sindaco di Beverino, Massimo Rossi al quale non è andato giù vedere i mobili di un’intera camera da letto abbandonati sulla sponda del fiume a Oltrevara: sarebbe bastato contattare il numero verde di Acam Ambiente per il ritiro gratuito a domicilio. «Sono solito fare un giro in macchina per individuare gli abbandoni, che purtroppo per noi sono una piaga – spiega il sindaco –. Quando ho visto i mobiletti, mi sono subito fermato: ho messo i guanti e ho rovistato». Da uno dei cassetti sono spuntati vari documenti: le fatture intestate per l’acquisto di materiali edili, il contratto d’affitto dell’abitazione, la fotocopia di una tessera sanitaria e persino il foglio per la richiesta di residenza.

L’ALTRA mattina, quei documenti sono finiti sul tavolo del comandante dei carabinieri di Riccò del Golfo che sanzioneranno il responsabile dell’abbandono. «Purtroppo ogni settimana mi tocca mandare il camion con gli operai a raccogliere gli ingombranti che gli incivili lasciano per strada – spiega Rossi –. Ho chiesto ai Carabinieri forestali di installare le fototrappole lungo le strade provinciali che attraversano Beverino e al parco comunale, in modo da scoraggiare i malintenzionati. Mi auguro che l’aumento della sorveglianza migliori il decoro».

IL SINDACO interviene anche sulle polemiche dei consiglieri d’opposizione Francesco Pietrobono e Eleonora Cupini sulla raccolta differenziata domiciliare: «Tutto è perfettibile ma abbiamo dato priorità alla questione economica, contenendo la spesa sui passaggi della carta che non puzza, e magari d’inverno si può bruciare nei camini. Ogni passaggio in più costa, nell’arco di un anno, 20mila euro. Così facendo, siamo riusciti a ottenere già al primo anno una diminuzione della tariffa tra il 5 e il 15 per cento per l’ottanta per cento delle utenze. E’ vero, dopo due mesi abbiamo ridotto i passaggi per l’umido che erano previsti in estate, ma sempre nell’ottica del risparmio per le famiglie».

Matteo Marcello