Bimba di 11 anni cade dal soppalco. Volo di 3 metri nel cuore della notte

Ricoverata in codice rosso al Sant’Andrea e trattata nella shock room

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

La Spezia, 18 marzo 2018 -  Stava dormendo con mamma e papà, ospiti nella casa dei nonni, in centro città, quando si è alzata, forse per andare in bagno, ed è caduta, facendo un volo di oltre tre metri dal soppalco in cui si trovava la camera da letto. Attimi di autentico terrore, l’altra notte, intorno alle 2, per una bambina di soli 11 anni, rimasta vittima di una brutta caduta accidentale. La bimba non ha svegliato la sua mamma o il suo papà, si è alzata dal letto e si è incamminata al buio, forse pensando di trovarsi nella sua cameretta e di dover far pochi passi per arrivare in bagno.

Ma in realtà, forse disorientata, ha messo male il piedino ed è scivolata giù, nel vuoto, per oltre tre metri, battendo a terra con i talloni. È stato il tonfo, seguito dalle urla della bimba, a svegliare i genitori e i nonni che, in panico e nel tentativo di prestare un primo soccorso alla loro bambina, si sono precipitati verso quel corpicino riverso a terra. La piccola respirava ma era immobile. Fortunatamente non aveva sbattuto con la testa. La chiamata al 118 è stata immediata così come sono stati immediati i soccorsi del medico e dell’infermiere di turno, che si sono diretti in quell’abitazione insieme ai volontari della pubblica assistenza della Spezia. Quando hanno aperto la porta di casa, hanno visto la piccola che si lamentava, in maniera insistente, sia per il dolore ma forse anche per lo spavento. L’hanno stabilizzata sul posto, adagiandola su una lettiga spinale, proprio per immobilizzarla, temendo che quel colpo le avesse potuto provocare danni alla schiena. Le sirene spiegate hanno svegliato l’intero quartiere. La bimba è arrivata, in codice rosso, all’ospedale Sant’Andrea. Per lei si sono aperte le porte della shock room, la stanza dedicata al trattamento dei traumi di un certo rilievo, dove l’equipe medica l’ha sottoposta ad accurati accertamenti diagnostici. Il peggio, per fortuna, è stato scongiurato. Dalla Tac e dagli altri esami radiologici, non sono infatti risultate lesioni alla colonna vertebrale. Le sue condizioni di salute restano comunque gravi ma la piccola non è in pericolo di vita e non rischia patologie invalidanti permanenti. È stata ricoverata in pediatria, in osservazione, con la sua mamma e il suo papà che non si sono mai staccati, neppure per un secondo, dalla loro creatura.

Laura Provitina