Lerici
Lerici (La Spezia), 17 agosto 2019 - Metti il giorno di ferragosto, in una località balneare come Lerici. Metti il caldo, la voglia di divertirsi. Metti che un gruppo di ragazzini organizzi la tradizionale battaglia di gavettoni, liquidator e pistole ad acqua e metti una signora di mezza età, foresta, che incappa nel bel mezzo della battaglia. «Non vorrai bagnarmi», fa la signora al ragazzino che le si è parato davanti con il fucile puntato.
Lui, impavido, le fa la doccia. La donna, più per lo schiaffo morale che per la sciacquata, senza pensarci su due volte, gli rifila un ceffone. Dopo qualche secondo di gelo che ha bloccato di incredulità tutti i testimoni della scena, il bambino è corso dalla madre a raccontarle l’accaduto, provocando una reazione a catena fatta di insulti e spintoni trasformando una festa estiva in una rissa. La lite si è protratta per tutta l’ora successiva con l’intervento di polizia municipale di Lerici, pubblica assistenza e carabinieri di Sarzana (quando si dice decreto sicurezza), che hanno messo in campo tutte le loro doti diplomatiche per ricucire una situazione delicata tra donne. L’episodio si è concluso, fortunatamente senza denunce, in una bolla di sapone ma ha visto una mobilitazione di forze dell’ordine da stadio, una scena degna di un film di Vanzina e ha marcato ancora una volta l’intolleranza che spesso separa le generazioni.
Valeria Antonini