Una veglia per Bianca, schiacciata dal cancello e morta a tre anni

In tanti si sono ritrovati per pregare per la piccola morta nel parco giochi di Pugliola schiacciata da un cancello

Il parco dove è morta Bianca, tre anni

Il parco dove è morta Bianca, tre anni

La Spezia, 1 maggio 2019 –  Il silenzio che scuote la mente; la preghiera che alimenta le speranze capaci di dare consolazione nella tragedia della morte prematura: «Bianca riposa nella pace di Dio, Bianca è un angelo…». Non un mantra ma una certezza nel cuore di chi crede. Sotto le arcate della chiesa di Pugliola, in una fredda serata di primavera, il calore della fede si è imposto con l’effetto del suo valore sociale: cementare il senso della comunità.

C’era un mare di gente in chiesa; anche chi non ci andava da mesi, anni. Ma, davanti all’altare, ha avvertito la piacevole sensazione di trovarsi a casa. Succede spesso ai funerali. Tanto più ieri, nella veglia di preghiera per Bianca, espressamente voluta dai genitori. Un ennesimo atto d’amore interno alla famiglia, che si è trasformato in un atto comunitario. Lo hanno presieduto i quattro sacerdoti che curano la pastorale nelle sei parrocchie del territorio lericino: Federico Paganini, Federico Ratti, Renzo Cortese, Luca Gualdi.

Il rosario, nell’alternanza dei canti, ha fatto da tessuto spirituale del comune sentire. Nessun discorso sentito o ostentato, solo il ritmo dolce dell’Ave Maria, declinata ai misteri gloriosi, per testimoniare ciò che era nell’anima di tutti: il desiderio di stringersi per fare fronte comune alla disgrazia che si è abbattuta nel borgo, lasciando al percorso della giustizia terrena la ricerca delle colpe per la morte di Bianca. «Siamo qui, questa sera – ha detto dall’altare don Federico Paganini – per pregare e ricordare la nostra cara Bianca, perché solo la fede nella resurrezione ci può confortare dal dolore dell’assenza e ci permette di sperare che nell’amore di Dio, si riannoderanno i legami che la morte ha reciso. La recita del Rosario si nutre di questa speranza: per questo riflettiamo sui misteri gloriosi. La resurrezione è il centro della nostra fede e il mistero più grande che non trova spiegazione con i nostri ragionamenti, ma che accogliamo, perché crediamo che Gesù Cristo, ha davvero e per sempre privato di ogni potere il male e la morte».

Corrado Ricci