Auto in doppia fila e tanti sorrisi "Finalmente si torna alla normalità"

Gli studenti dell’istituto Parentucelli Arzelà sono felici per l’ingresso in classe senza più restrizioni. Il preside: "L’emozione e l’entusiasmo sono stati il filo conduttore che ha animato tutta la mattinata"

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di Elena Sacchelli

Le auto posteggiate in seconda e in terza fila e i genitori "chioccia" che aspettano i figli appostati davanti ai cancelli del Parentucelli Arzelà. I vigili urbani intenti a fare attraversare i ragazzi, i clacson che suonano ripetutamente e la coda di macchine che all’ora di punta da piazza Ricchetti arriva sino a porta Parma. Tutti elementi che, se uniti a un’allerta gialla in corso, non possono che significare una sola cosa: un nuovo anno scolastico è iniziato. Inutile dire che l’auspicio più grande per tutti i ragazzi che ieri sono tornati tra i banchi di scuola finalmente senza obbligo di mascherine e senza distanziamento, è che questo sia un anno all’insegna della normalità. Intorno alle 12,30 una marea colorata e umorosa ha varcato l’uscio del liceo sarzanese. Nessuna mascherina, tanti sorrisi da cui traspare una sana dose di leggerezza che ha sempre contraddistinto il rientro dalle vacanze estive.

"Felici di essere tornate a scuola senza restrizioni - hanno commentato Elena Casotti e Gaia Muraglia di 4S (liceo scientifico con curvatura sportiva) - anche se non ci eravamo più abituate. È stato sicuramente piacevole tornare in classe alla normalità, ma anche un po’ strano soprattutto perché per la prima volta abbiamo potuto vedere i volti di alcuni professori che fino all’anno precedente potevamo solo immaginare". Come era prevedibile vibrazioni positive per questo rientro in classe sono arrivate da tutti i ragazzi con cui si siamo interfacciati ieri mattina, soprattutto se si pensa che la scuola è stato uno dei settori in cui le restrizioni resesi necessarie per limitare il contagio da coronavirus sono state più stringenti e durature. "Dopo due anni di incertezza e di paura prima con la didattica a distanza, poi con mascherine, distanziamento e quarantene varie – ha aggiunto Francesca Muracchioli della 4B del liceo classico – posso dire che finalmente si respira. Tenere la mascherina durante gli ultimi mesi dello scorso anno, quando già faceva caldo e in qualsiasi altro contesto non era più necessaria, è stata piuttosto dura. Adesso mi sento più libera ed è bellissimo". "Quest’anno per fortuna ci sono pochi limiti – hanno aggiunto Sara Bonalli e Matilde Regoli della 2A (liceo classico) –. Siamo contente di non dover più avere la mascherina e di riavere finalmente un vicino di banco. L’esperienza della didattica a distanza, che abbiamo vissuto quando eravamo ancora alle medie, non è stata tra le più facili. La scuola in presenza è tutta un’altra cosa".

Un rientro fra i banchi di scuola – finalmente uniti – decisamente positivo per gli alunni e le alunne del Parentucelli Arzelà che quest’anno potranno finalmente assaporare la vera essenza del liceo senza particolari limiti. "Alzarsi presto è sempre dura – ha aggiunto Matteo Regoli della 2C – però sono felice di essere tornato a scuola. Rivedere i compagni è stato emozionante e spero davvero che quest’anno la pandemia non faccia brutti scherzi". Parole di entusiasmo per questo nuovo inizio all’insegna della normalità sono state espresse anche dal dirigente scolastico dell’istituto. "E’ andato tutto bene – ha concluso il preside Generoso Cardinale –. L’emozione e l’entusiasmo sono stati il filo conduttore che ha animato tutta la mattinata e non ha coinvolto sono i nuovi arrivati, ma anche ragazzi di quinta che hanno fatto da tutor ai più piccoli, gli insegnanti e il personale ata".