L'asporto per barche dalla palafitta. L'idea geniale di un gruppo di giovani

Alle prese con la riduzione dei coperti, i giovani gestori della “Lucerna di ferro”, che si affaccia sul Magra, hanno avviato il nuovo servizio. E da Ciccio si riparte senza lasciare a casa nessuno

Gianmarco Sandri e Martina Sandri della Lucerna con il primo cliente (foto Pasquali)

Gianmarco Sandri e Martina Sandri della Lucerna con il primo cliente (foto Pasquali)

Ameglia (La Spezia), 29 maggio 2020 - La crisi e la paura di fare i conti con una nuova realtà ha acceso l’ingegno. Anche Bocca di Magra si è risvegliata dopo il lungo e forzato riposo predisponendo il futuro che per i ristoranti della frazione inizia oggi. Precauzioni, un pizzico di apprensione ma tanto entusiasmo e voglia di ripartire, qualcuno affidandosi all’ingegno che un po’ richiama lo spirito antico dei vecchi marinai del posto, abituati ai pasti consumati a bordo delle brucelle.

Ci proveranno i giovani Gianmarco, Martina e Alberto Sandri titolari della storica “Lucerna di ferro”, la palafitta costruita sul fiume nel 1961 da nonno Francesco. Oltre a risistemare gli interni, allargare gli spazi, suddividere la struttura con pannelli in plexiglass, i ragazzi hanno lanciato un’idea originale: servire piatti pronti anche alle imbarcazioni di passaggio. I turisti che prenderanno la via del mare transitando davanti al locale sulla passeggiata, dopo aver prenotato attraverso i social, troveranno tutto pronto. Un take away marino che potrebbe risolvere anche il problema del distanziamento nel locale. "Un modo nuovo – spiegano Martina e Gianmarco – per incentivare il turista. Abbiamo predisposto l’attrezzatura biodegradabile per la consegna del cibo preparato al momento pensando che sia una bella idea quella di consentire un pranzo o la cena in barca senza dover attraccare".

La storia della borgata è rappresentata anche dal ristorante Ciccio che da oggi può riaprire i saloni e gli spazi esterni. Al lavoro Tommaso, Giulia e Nicola Galligani e Antonio Lagomarsini insieme ai loro 27 dipendenti. "Ripartiamo tutti insieme - spiegano Tommaso e Antonio - perchè lo stile di Ciccio è sempre stato quello della grande famiglia. Nessuno è rimasto a casa e poi vedremo più avanti se assumere gli stagionali, dipenderà da come girerà questa insolita estate. Nel periodo di chiusura non siamo rimasti inattivi e per quello che abbiamo potuto si è predisposto i tavoli a distanza e sistemato il pergolato esterno. Per noi che siamo aperti tutto l’anno è stata una primavera davvero dura ma adesso abbiamo tanto entusiasmo e voglia di ripartire".

Ha già sperimentato lo scorso weekend Ylenia Klemen della Paranza. "E’ stato un ritorno accompagnato da tanta gente - spiega - e devo dire anche molto disciplinati ai tavoli e nelle code. Ma basta girare l’occhio e qualcuno inevitabilmente si allarga. Dobbiamo rispettarci perchè non si può pensare che il gestore di un locale possa avere mille occhi e controllare tutte le situazioni". Ultimi ritocchi anche al Garden Hotel che da oggi riapre i battenti. "L’emergenza - spiega Domenico Vitale - crea opportunità di cambiamento, organizzazione e miglioramento. Stiamo valutando soluzioni che possano garantire ulteriore tranquillità ai clienti come ad esempio la divisione in fasce orarie con prenotazione dalle 12.30 alle 15 e poi dalle 19 alle 23 proprio per consentire una turnazione senza incrocio di persone. E’ tutto in divenire, ma abbiamo tanta positività e dobbiamo ripartire con il sorriso". © RIPRODUZIONE RISERVATA