Arsenale, lo stop alla mensa è caso nazionale

Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica portano la vicenda sul tavolo del ministro e dei vertici delle Forze armate. "Necessario chiudere"

I sindacati chiedono al ministro della Difesa lo stop alla mensa dell’Arsenale (archivio)

I sindacati chiedono al ministro della Difesa lo stop alla mensa dell’Arsenale (archivio)

La  Spezia, 24 ottobre 2020 - Il nodo della tutela anti Covid in Arsenale, da mesi sul tavolo del confronto locale fra sindacato e direzione, con le parti sull’orlo della rottura delle relazioni, approda al centro del confronto nazionale. A muoversi sono le tre sigle nazionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa che in una lettera congiunta chiedono, fino al termine dell’emergenza pandemia, la chiusura delle mense di servizio del personale civile in tutto il Ministero della Difesa,"ricorrendo sia agli istituti normativi più recenti in tema di flessibilità oraria, sia all’attribuzione del buono pasto". Il documento è stato inviato al capo di gabinetto del ministro della Difesa Pietro Serino, al capo di stato maggiore Enzo Vecciarelli e al segretario generale della Difesa Nicolò Falsaperna oltre che alla Direzione generale del personale e ai capi di stato maggiore di tutte le Forze armate. Spezia diventa insomma un caso nazionale, assieme agli altri enti militari. «L’aumento dei casi di positivi al Covid 19 nell’Arsenale di Taranto e il contemporaneo intendimento di riaprire, seppur gradualmente, la mensa aziendale, l’inadeguatezza dei servizi di pulizia, sanificazione e climatizzazione di ambienti e spogliatoi delle mense dell’Arsenale della a Spezia – scrivono Francesco Quinti e Roberto De Cesaris, rispettivamente responsabile nazionale Fp Cgil e coordinatore nazionale della stessa sigla del ministero della Difesa, Massimo Ferri e Franco Volpi, segretari territoriali Cisl Fp di Spezia e Taranto, e Sandro Colombi segretario nazionale Uil Pa – i casi accertati alla mensa dell’Accademia Navale di Livorno, le problematiche dello stesso Palazzo Marina, sono solo le punte più avanzate dei pericoli che si stanno delineando e che, se non ascoltati per tempo, rischiano di assumere una deriva irreversibile. E’ evidente che le mense rappresentano dei luoghi di naturale assembramento in cui è difficile mantenere condizioni di igiene e di sicurezza e tutte le misure di prevenzione assunte risultano non essere efficaci". Su queste premesse, con l’obiettivo di tutelare la salute del personale, le tre organizzazioni sindacali chiedono lo stop alle mense del ministero della Difesa, ricorrendo in alternativa a flessibilità oraria, smart working e all’uso dei buoni pasto. Franco Antola