Alla guida di un monopattino provoca incidente. Era ricercato da 3 anni: arrestato

Il 25enne era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ad operare la polizia locale spezzina

Polizia locale

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La Spezia, 26 novembre 2022 – Arrestato dalla polizia locale dopo aver provocato un incidente in monopattino sotto l'effetto della droga: era latitante da 3 anni.

Mentre percorreva la pista ciclabile di via Veneto in monopattino, un cittadino marocchino ha provocato un incidente con un pedone ed è stato trasferito al Pronto soccorso per le ferite lacero-contuse riportate. Dagli esami clinici effettuati, è emerso come il soggetto fosse alla guida del monopattino in stato di alterazione dovuto all’uso di sostanze stupefacenti. Dopo aver ricevuto le cure del caso, le indagini della pattuglia della polizia locale che si era occupata dei rilievi del sinistro, sono proseguite. Si è accertato come l’unico documento che il conducente fosse in grado di esibire fosse un passaporto del Marocco scaduto di validità nei mesi scorsi, pertanto gli agenti lo hanno accompagnato in questura per il fotosegnalamento e gli atti di rito conseguenti.

Dalle ulteriori indagini effettuate sono emersi i vari precedenti penali dell’uomo, i primi risalenti al 2017 per vari reati compiuti nel nord Italia, la sua posizione di senza fissa dimora e di irregolare in Italia ma, soprattutto, è stato accertato che su di lui pendeva dal giugno 2019 un ordine di ricerca e di carcerazione emesso dal Gip di Verona dopo svariati reati di rapina aggravata.

L’ordine di ricerca era stato diramato su tutto il territorio nazionale con disposizione, qualora individuato, di procedere all’arresto immediato data la pericolosità sociale del soggetto ed il rischio di reiterazione di reati della stessa indole. Secondo quanto ricostruito, l’arrestato era sbarcato in Sicilia nel 2016 ed associato ad un centro di accoglienza, dal quale era fuggito raggiungendo il nord Italia e da allora permanendo in stato di clandestinità.

La polizia locale ha quindi arrestato quindi il 25enne trattenendolo nella cella di sicurezza del Comando, per poi portarlo, poche ore dopo, al carcere di Villa Andreino dove permarrà in stato di detenzione.

Marco Magi