Antidroga, il fiuto di Jazz risorsa contro lo spaccio

Firmata in Comune a Spezia una convenzione che formalizza l’accordo . I sindaci: "Ci è stata offerta una opportunità irrinunciabile per la sicurezza"

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Ha preso servizio, nel corpo della polizia locale della Spezia, soltanto il mese scorso e si è già distinto per le sue qualità, soprattutto per la sua spiccata precisione al limite del puntiglio, tanto che quando è impegnato nell’attività di pattuglia urbana, non si limita a rintracciare la zona di spaccio ma indica con esattezza il punto dove sono nascoste droga o armi. Manto nero e occhio attento, l’agente Jazz è il giovane labrador di un anno e due mesi addestrato e arruolato come unità cinofila nella squadra del comando municipale."Mossa d’ordine" alla squadra mettersi seduto e richiedere la sua pallina, premio al suo infallibile fiuto. C’era anche lui ieri mattina a palazzo civico dove è stata firmata la convenzione per formalizzarne l’attività operativa antidroga. Presenti Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici, Loris Figoli, sindaco di Riccò del Golfo, Emilio Di Pelino, vicesindaco di Portovenere e Stefano Torri, assessore alla sicurezza del Comune di Sarzana. Presenti anche i rispettivi comandanti dei corpi di polizia locale. L’attività di Jazz, nel primo mese, ha già permesso 5 segnalazioni in prefettura, 4 denunce a piede libero e il sequestro di 625 grammi di sostanza stupefacente. "Questo progetto – dice Peracchini – nasce per arginare di più il problema droga, acuitosi con la pandemia e che, con il comandante di polizia locale, Francesco Bertoneri, la riorganizzazione del corpo e ora l’unità cinofila curata e affidata a loro, effettueremo capillarmente." Opportunità irrinunciabile per l’assessore Torri che sottolinea il concetto di sicurezza integrata: "Jazz è una risorsa che ci permetterà, in sinergia tra enti, di contrastare un fenomeno sempre più diffuso". Promozione efficace del controllo del territorio per il sindaco Paoletti, che evidenzia l’impronta forte alla questione sicurezza data da Peracchini: "Se le polizie locali lavorano in sinergia infatti diventano sempre più riferimento e sicurezza per la cittadinanza". "L’unità cinofila – spiega Di Pelino - l’abbiamo accolta con entusiasmo e soddisfazione perché nessuno è immune da questo problema. Anche Figoli, esprime gratitudine evidenziando l’importanza di un servizio urbano legato al contesto dei comuni uniti nella tutela della sicurezza e nella modalità di risposta auna piaga che è sociale prima ancora che economica.

Alma Martina Poggi