Aggressione omofoba alle Cinque Terre, espulso per "pericolosità sociale"

Il 19enne moldavo portato in un centro di permanenza e rimpatrio: non sono ancora ripresi i voli per il suo Paese

La stazione di Vernazza (foto di repertorio)

La stazione di Vernazza (foto di repertorio)

La Spezia, 6 luglio 2020 - È stato completato l'iter amministrativo per l'espulsione dall'Italia del 19enne moldavo autore dell'aggressione omofoba nella stazione ferroviaria alle Cinque Terre di Vernazza, di venerdì scorso. È stato convalidato dal giudice di pace presso il centro di permanenza e rimpatrio di Gradisca di Isonzo (Gorizia) il provvedimento di trattenimento che il questore della Spezia ha firmato subito dopo la scarcerazione del giovane.

La complessa procedura volta al suo accompagnamento definitivo in frontiera è stata immediatamente avviata dall'ufficio immigrazione della questura che, appena convalidato l'arresto, ha acquisito il previsto nulla osta dalla procura procedente. Dal fascicolo è emerso un significativo quadro complessivo di pregiudizi e precedenti penali gravanti sullo straniero, già all'attenzione dell'ufficio, oltre che l'attualità dello status di irregolarità sul territorio nazionale, per cui è stata istruita la richiesta al Prefetto della Spezia di decreto di espulsione per motivi di pericolosità sociale.

Per dare corso al definitivo accompagnamento in frontiera, non essendo ancora ripresi i voli con la Moldavia, il questore ha disposto l'esecuzione dell'espulsione prefettizia con il trattenimento in centro di permanenza e rimpatrio, dove lo straniero è stato accompagnato da una pattuglia della questura. Se facesse successivo ingresso nel territorio nazionale sarebbe sottoposto ad arresto in flagranza per ingresso illegale, con successivo nuovo accompagnamento in frontiera.

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