Affitta camera a clandestino Titolare di un bed & breakfast denunciato dalla polizia locale

E’ finito nei guai anche l’addetto al check-in della struttura, che oltretutto lavorava in nero. Rischiano da sei mesi a tre anni per aver ceduto in locazione la stanza allo straniero irregolare.

Tutto è iniziato nel febbraio scorso, quando la polizia locale arrestava un extracomunitario, gravato da ordine di espulsione perché irregolare in Italia, che usava come base per lo spaccio la stanza di un affittacamere dove alloggiava, nella quale erano stati rinvenuti oltre due etti di droga. Venivano avviate da parte della squadra amministrativa della polizia locale le opportune indagini per accertare a che titolo lo straniero clandestino permanesse nella struttura ricettiva ed a quali condizioni. Ieri, acquisiti tutti gli elementi di prova, gli ufficiali di pg al termine delle indagini che li hanno visti esaminare tutti i registri e la documentazione contabile della struttura, hanno denunciato alla procura il titolare di un bed & breakfast nella zona nord della città ed il suo collaboratore, che peraltro lavorava in nero. I due, italiani residenti in città, in concorso tra loro sono stati denunciati per aver dato alloggio all’extracomunitario senza contratto e senza acquisirne passaporto o, comunque, un documento che ne attestasse l’identità. Lo stesso collaboratore, che si occupava del check-in, non era in grado di indicarne neppure il nome, pur in costanza della presenza dello stesso già da vari mesi nella struttura. Ha anche omesso la comunicazione obbligatoria all’autorità di pubblica sicurezza dell’ospite.

Sia il titolare che il suo collaboratore erano consapevoli che lo straniero fosse abusivamente in Italia, venivano segnalati all’autorità giudiziaria anche per il più grave reato costituito dall’aver ceduto in locazione la stanza ad uno straniero privo di titolo di soggiorno; tale reato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. All’operazione hanno partecipato, per gli aspetti relativi agli accertamenti patrimoniali ed all’evasione fiscale, i militari della Guardia di finanza.