La contesa tra il Canale Lunense e un cittadino è stata risolta dal Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma che ha riconosciuto al consorzio la titolarità dell’utilizzo dell’acqua del fiume Magra, attraverso una lunga condotta, per produrre energia elettrica. Il braccio di ferro è nato del 2018 quando un privato cittadino aveva chiesto di annullare la concessione rilasciata da Provincia di Massa Carrara e Regione Toscana che autorizzava il consorzio sarzanese a prelevare l’acqua del Magra, a Satadano di Aulla, in un tratto di competenza Toscana, per poi utilizzarla per funzioni idroelettriche attraverso la propria centrale in funzione dagli anni Trenta a Sarzana, nello spazio di via Paci di competenza dell’ente irriguo. Il Tribunale romano ha d e respinto la richiesta del cittadino confermando quindi la piena regolarità della funzione del consorzio di bonifica. Un percorso legale iniziato nel 2018 che è arrivato a buon fine grazie al pronunciamento del Tribunale delle Acque di Roma che ha pienamente accolto la tesi difensiva dell’avvocato Arcangelo Nuzzo del foro di Roma incaricato dal Canale Lunense di ricostruire la funzione del consorzio e la titolarità nell’azione. Il giudice ha quindi negato la presenza di un danno che l’opera del Canale Lunense avrebbe procurato al ricorrente.
Il Canale Lunense si è visto quindi confermare la titolarità trentennale della concessione della centrale idroelettrica che produce circa 600 megawatt annui in funzione nello spazio di via Paci a Sarzana. La centrale sfrutta un salto di 5 metri dell’acqua trasportata dall’asta irrigua la cui presa è situata sul fiume Magra in località Stadano, nel Comune di Aulla, per poi intraprendere un percorso di successivi 24 chilometri attraverso la vallata del Magra per poi raggiungere Sarzana. Il procedimento legale ha visto coinvolti, oltre al Canale Lunense, anche la Provincia di Massa Carrara, la Regione Toscana e Centrogas La Spezia originariamente contitolare assieme al consorzio irriguo e di bonifica, presieduto da Francesca Tonelli e diretto da Corrado Cozzani, della concessione di prelievo delle acque utilizzate in questo caso per la produzione di energia elettrica.
m.m.