Il 'La Spezia Film Festival' pronto ad eleggere i cortometraggi migliori

La kermesse internazionale curata da Settimini e Logli prosegue on line. Al lavoro la giuria di esperti dove spicca il regista Lamberto Bava

Roberto Danese e Paola Settimini

Roberto Danese e Paola Settimini

La Spezia, 25 aprile 2020 - La quinta edizione del La Spezia Film Festival, diretto dagli spezzini Paola Settimini e Paolo Logli, si sarebbe dovuta svolgere a fine marzo. A causa dell'emergenza Covid19 si sta invece svolgendo online per tutto il mese di aprile, con numerosi contenuti pubblicati quotidianamente sui social del Festival (Facebook, Twitter, Youtube) e fruibili gratuitamente per tutti: cortometraggi, documentari, interviste, presentazioni di libri. La giuria, presieduta dal professor Roberto Danese è composta da Silvano Andreini, Lamberto Bava, Barbara Rossi, Roberto Bocchi, Lisa Castagna, Roberto Di Maio, Francesca Pich, Matteo Taranto e Roberto Valdes, dovrà esprimersi sui sette corti selezionati per la finale: Mamma non vuole (regia di Antonio Pisu, con la partecipazione di Giancarlo Giannini), Oltre il fiume (regia di Luca Zambolin), Alleluja (regia di Paolo Geremei), L'uomo che uccise James Bond (regia di Francesco Guarnoni), Walter Treppiedi (regia di Elena Bouryka), Monster Sitter (regia di Elena Beatrice e Daniele Lince) e Abbassa l'Italia (regia di Giuseppe Cacace e Antonio Fiorillo).

I premi consistono, come di consueto, in un'originale scultura in tufo di Marsala, realizzati dall'artista Stefania Martinico. Verrà inoltre assegnato il Premio Diari di Cineclub, a cura dell'omonima e prestigiosa rivista cinematografica.

“Il Covid19 – afferma la direttrice artistica Settimini - ha portato un vero e proprio caos in tutto il settore cinematografico, non solo nella produzione e nel futuro delle sale, ma anche nell'organizzazione e per lo svolgimento dei festival. Non succedeva dai tempi dell'influenza spagnola (1918-1920) e dopo 100 anni un virus ha fermato nuovamente l'industria cinematografica. Noi organizzatori del La Spezia Film Festival abbiamo scelto di svolgere comunque questa quinta edizione, pensiamo un traguardo importante, attraverso questa "sala" digitale, dando così un nostro piccolo contributo al sostegno della cultura cinematografica”. Poi la parola al collega Logli: “Abbiamo scelto di esserci, per celebrare comunque le tante forze di creatività che per fortuna, tra i giovani, continuano ad emergere e lo facciamo in maniera virtuale. Il futuro del mondo dello spettacolo, come anche altri settori, non si preannuncia roseo e dovremo studiare altre forme di fruizione del cinema, del teatro, dei concerti, della stessa tv. La cosa che possiamo fare noi, con le nostre piccole forze, é dare un forte segnale di presenza, di voglia di proseguire e andare avanti e sostenere tutti quei giovani che si affacciano a questo mestiere bellissimo ma tremendo, perché rischioso e perché sottoposto alla possibilità che da un giorno all'altro, come sta succedendo adesso, si fermi tutto”.

Infine, il presidente della giuria Danese, docente all'Università di Urbino: “In questo momento difficile, il mondo della cultura, del cinema e dello spettacolo, tra i più colpiti dalla crisi economica legata alla pandemia, hanno saputo rispondere splendidamente offrendoci libri, musica, video, film, teatro per rendere meno duro il nostro forzato isolamento sociale, ricevendo peraltro da tutti noi molto poco, troppo poco. Il La Spezia Short Movie Festival ha voluto esserci, regalando giorno dopo giorno sulle sue pagine web tanto cinema nuovo per pensare il nostro tempo. E, nei limiti della dura situazione che stiamo vivendo, non si è voluto fermare, portando avanti anche la competizione fra i corti: la giuria è al lavoro e presto proclamerà i vincitori, facendo contestualmente uscire i corti in concorso su internet. Quest’anno non potremo incontrarci nella nostra città, non potremo applaudire assieme i nostri ospiti, ma, grazie al web, trasformeremo le nostre divisioni forzate in condivisioni, costruendo una rete ancora più ampia per tenerci uniti in nome del cinema e dei valori più alti della cultura”.