Spezia, Manfredini: ''La maglia bianca è speciale, qui mi sento a casa''

Il portiere afferma: ''Gli spezzini non vogliono fenomeni, se vedono l'impegno e la serietà ti apprezzano''

Nicolò Manfredini

Nicolò Manfredini

La Spezia, 17 luglio 2018 - ''Spezia e lo Spezia mi sono entrati dentro, fino a quando avrò un contratto con il club aquilotto darò tutto me stesso per la maglia bianca''. Parole sincere e all'insegna della professionalità quelle proferite dal portiere Nicolò Manfredini, nello scorso campionato protagonista in tredici occasioni con la casacca delle Aquile ed ora in ballottaggio con lo spezzino Davide Bassi per il ruolo di secondo di Eugenio Lamanna. Sarà il tecnico Marino e il dg Angelozzi a decidere chi dei due resterà in riva al Golfo. Manfredini, le sue impressioni su questo avvio di preparazione? ''Senza dubbio molto positive. Con mister Marino abbiamo fatto una chiacchierata per conoscerci e capire il suo modo di lavorare. E' innegabile che sia un tecnico dalla notevole conoscenza tecnica e tattica, avendo allenato anche in palcoscenici importanti. Da uno così c'è solo da imparare''. Tra gli obiettivi del club anche rigenerare entusiasmo e accrescere le ambizioni, con il sogno Serie A da conseguire nel giro di qualche anno. Ritiene ci siano le condizioni? ''Assolutamente sì considerando il notevole potenziale della società. Pochi club possono vantare una struttura simile grazie ad un patron come Gabriele Volpi che è una garanzia assoluta. Sono certo che i dirigenti faranno di tutto per arrivare al traguardo prefissato''. E' arrivato Lamanna. Quali sono le sue aspettative? ''Sono quelle di mettermi a disposizione, sempre e comunque, al di là del mio ruolo in campo. Fino a quando avrà il contratto con lo Spezia darò il meglio di me, cercando di dare una mano ai miei compagni. Poi le scelte le farà il mister''. Tra lei e i tifosi si è creato un bel legame: quali i motivi? ''Probabilmente i supporter hanno apprezzato la mia serietà, lo spirito di gruppo, il fatto che abbia cercato di migliorarmi e di essere sempre a disposizione. Per me indossare la maglia bianca è un qualcosa di speciale, confesso che qui mi sento come a casa. Spezia ce l'ho nel cuore per vari motivi: il gruppo che si è creato l'anno scorso, il fascino del 'Picco' quando venivo a giocarci da avversario, confermato nella mia veste di aquilotto, le ambizioni del club, la vivibilità della città e gli ottimi rapporti con la gente spezzina. Qui si sta davvero bene: gli spezzini non vogliono fenomeni, se vedono l'impegno e la serietà ti apprezzano''.

Fabio Bernardini