Spezia, Maggiore: "Speravo in un mio esordio così, poi vincere ci fa felici"

Il centrocampista spezzino aveva saltato la seconda giornata per squalifica. “Sapevamo dove dovevamo migliorare”

Giulio Maggiore

Giulio Maggiore

Udine, 30 settembre 2020 – Tra i tanti nuovi, anche un giocatore che nello Spezia è un veterano. Giulio Maggiore ha saltato l'esordio nel campionato di Serie A (la seconda giornata disputata a Cesena contro il Sassuolo di domenica), a causa della squalifica rimediata alla fine della scorsa stagione (come capitato al capitano Claudio Terzi). Dunque la sua prima volta nella massima serie, è arrivato contro l'Udinese, nel recupero del primo turno. Per lui, spezzino doc, che ha superato le 100 presenze con la maglia aquilotta, delle emozioni in più, senza dubbio. La risposta sul campo del giocatore classe '98, è stata positiva, ma non vi erano dubbi, visto che in molte formazioni, anche di Serie A, lo hanno corteggiato in questo mercato (e anche in quello della scorsa stagione).

Si aspettava un esordio così?

“Sì dai, più che altro lo speravo. Magari non esattamente come è andata la serata alla Dacia Arena, però, iniziare così la mia carriera in A, mi fa felice, così come la vittoria dello Spezia”.

Brutto esordio a Cesena, poi però lo Spezia impara facilmente?

“Tutte le partite sono difficili, però siamo stati pronti. Era normale che il primo match sarebbe stato problematico, ma abbiamo ben compreso cosa fare e dove migliorare. Qualche concetto fondamentale che in allenamento abbiamo provato tanto. Per questo avete visto il calcio che ci piace, con le nostre idee propositive”.

La differenza più grande tra la Serie A e la B?

“Senza dubbio la grande fisicità, però siamo stati all'altezza. Poi, giocatori di grande qualità, ai quali se lasci spazio, possono farti male in qualsiasi momento”.

Due partite nel segno di Galabinov, Cosa pensa di lui?

“Sta alla grande, non poteva iniziare meglio. È carico, come nelle scorse stagioni. Se lo merita, è un bravissimo ragazzo e nello spogliatoio ci troviamo bene con lui”.

Un gruppo unito nonostante i numerosi volti nuovi?

“Credo che sia una parte del segreto. Come l'anno scorso, in cui abbiamo giocato tutti e 24 e alternati quando serviva. Ad esempio Rafael è entrato e ha fatto benissimo e così sarà anche a chi capiterà più avanti”.

E del mister cosa dice?

“È molto diretto, ha il suo modo di fare capire le cose. Siamo tutti in sintonia”.

Personalmente cosa si augura?

“Di giocare il più possibile in questo inizio di serie A, di migliorare le prestazioni e dato che sono collegate con quelle della squadra, voglio il meglio per entrambi”.