Spezia, l'aquilotto Salva Ferrer: "Preoccupato per i miei cari in Spagna"

Il difensore non cede però al pessimismo: "E' una parentesi negativa, sono certo che col tempo torneremo alla normalità. E continuo a sognare lo Spezia in Serie A"

Lo spagnolo Salva Ferrer

Lo spagnolo Salva Ferrer

La Spezia, 29 marzo 2020 - "Mi manca la mia famiglia, da ben due mesi non vado in Spagna a trovare i miei parenti. Prima che arrivasse questa emergenza sanitaria era mia abitudine recarmi nella mia terra natìa almeno una volta al mese, ora è chiaramente impossibile andarci". Così il giovane aquilotto spagnolo Salva Ferrer, 22 anni, nativo di Martorell una cittadina di 26mila abitanti in Catalogna, in questo momento lontano dalla sua terra natìa a causa dell'emergenza sanitaria del Coronavirus che sta colpendo duramente anche il paese iberico. Ferrer è preoccupato? "Ovviamente sì, soprattutto per i miei nonni che sono anziani. Non dormo benissimo la notte, ma non per me, le preoccupazioni sono per i miei cari". Che idea si è fatto di ciò che stiamo vivendo? "E' una situazione davvero difficile, per l'Italia e per il mio paese. Non abbiamo mai visto una cosa del genere. Sono però sicuro che se la gente farà quello che le autorità dicono in poco tempo si potrà tornare a fare una vita normale e la stessa economia riprenderà". Vede, dunque, una luce in fondo al tunnel? "Sicuramente. Si tratta di una parentesi negativa che sono certo, quando torneremo alla normalità, ci porterà a vivere in un altro modo. In futuro saremo maggiormente preparati a fronteggiare un simile 'nemico' e le stesse persone cambieranno a livello di mentalità. Già ora si vede che i giovani restano a casa per solidarietà e quando vado al supermercato noto che la gente, pur restando distante, esprime vicinanza affettiva. Ora tutto il mondo è insieme e le persone si stanno riavvicinando. Tutti stiamo lottando, a partire da infermieri, medici e forze dell'ordine". Come trascorre le sue giornate? "Mi sveglio di prima mattina, faccio colazione, leggo il libro autobiografico del tennista Andre Agassi e poi serie tv. Dopo pranzo, nel pomeriggio, faccio un po' di bicicletta e esercizi di forza muscolare in sala. E la sera, con le videochiamate, parlo con tutta la mia famiglia in Spagna o con la mia fidanzata Nerea che ora è a Barcellona". Ci pensa ancora al sogno della Serie A con lo Spezia? "Certo che ci penso ed è anche il motivo per il quale vorrei che il campionato riprendesse. Siamo in una posizione di classifica ottima, vogliamo lottare per questa città e far sì che questa squadra possa andare ancora più in alto".