Spezia-Frosinone vale la A. Italiano: "Facciamo insieme quest'ultimo sforzo"

Finale playoff la sera di giovedì 20 agosto. Gli aquilotti devono vincere, pareggiare o perdere con non più di 1 gol di scarto

Mister Vincenzo Italiano

Mister Vincenzo Italiano

La Spezia, 19 agosto 2020 – La cabala, i dati, i precedenti, gli organici e i risultati, perfino gli algoritmi. Tutto dice 'Spezia in Serie A', ma gli scongiuri, in questi casi, son più che d'obbligo. Giovedì 20 agosto è una data importante nella storia dell'ultracentenaria società aquilotta. Superando lo scoglio Frosinone, salirebbe in Serie A, seguendo Benevento e Crotone, già balzati in avanti dopo la fine della stagione regolare.

Allo Spezia basterà vincere, ma anche pareggiare o addirittura perdere, ma con non più di 1 gol di scarto. In 11 casi su 14 precedenti è salito in Serie A chi ha giocato in casa la gara di ritorno, ovvero chi era piazzato meglio alla fine della regular season. E inoltre finora, nei 2 precedenti in cui la squadra in trasferta nella finale playoff di andata ha vinto, come lo Spezia a Frosinone nei giorni scorsi (0-1) – Torino 2004/05 e Lecce 2007/08, rispettivamente 2-1 a Perugia ed 1-0 a Bergamo sull’AlbinoLeffe – è poi sempre salita in Serie A, per altro mai vincendo il match di ritorno, perso 0-1 dai granata e pareggiato 1-1 dai salentini (che avevano all'epoca direttore sportivo proprio Guido Angelozzi, attuale direttore generale nel sodalizio di Gabriele Volpi).

Sono concentrato – afferma il mister Vincenzo Italiano - . Sto pensando all'ultimo atto di una stagione. Stiamo per affrontare una finale di ritorno che ci vede in vantaggio per quanto riguarda il risultato, però sappiamo che saranno 95 minuti di fuoco dove il nostro avversario cercherà in tutti i modi di ribaltare le sorti. Daremo filo da torcere, cercando di mettere da parte ansia e timori, di essere sempre il solito Spezia, che è arrivato questo punto dopo una stagione straordinaria”. A Frosinone, una vittoria meritata, ma i laziali cercheranno ancora di compiere il miracolo come nella semifinale di ritorno con il Pordenone. "È una squadra che non muore mai, capace di fare rimonte strepitose, come è capitato anche col Cittadella, un avversario di qualità, di valore, col quale non si può abbassare la guardia. Abbiamo avuto pochi giorni per prepararla, ma la concentrazione non mancherà. I ragazzi ci metteranno il cuore”. Una partita diversa rispetto al Chievo, dalla quale si veniva da una sconfitta. Risultato da gestire? “No, da giocare, con la nostra identità, cercando di fare un gol in più dell'avversario, con spensieratezza. Nessuna strategia particolare, stando attenti in entrambe le fasi. Ci saranno momenti in cui avremo il pallino del gioco oppure in cui staremo a difendere in 11 a denti stretti”. Un gruppo giovane, ma maturo. “I ragazzi sanno bene che sono partite che si giocano in 180 minuti. Il primo round è andato a nostro favore, tutto qua. Contenti del primo risultato positivo, però ci vuole ancora una prestazione ad altissimo livello. Il vantaggio ce lo teniamo stretti”. Ciano in campo dal primo minuto, che Frosinone sarà.. “Hanno tanti giocatori di qualità, anche senza Dionisi. In più hanno diverse soluzioni, che dovremo limitare. Affrontiamo una delle squadre prime candidate alla promozione, ma noi proporremo il nostro gioco”. In città si respira un'aria particolare. “Siamo contenti dell'affetto che si è creato tra squadra e tifosi, questo ci rende orgogliosi, è normale che uno di questi obiettivi è farli gioire e renderli ancora più felici della squadra. Manca l'ultimo sforzo, cerchiamo di restare uniti e puntare a questo obiettivo che solo poco tempo fa sembrava impensabile”.

E infine un invito direttamente ai tifosi da parte di mister Italiano: “So che domani sarete in tantissimi e la vostra passione ci accompagnerà in quest'ultimo atto, però vi chiedo di gioire, tifare, con grandissima responsabilità, intanto indossando la mascherina, perché abbiamo fatto tanti sacrifici, molti sforzi e tutti insieme non dobbiamo vanificare quanto successo in precedenza. Siete straordinari, dimostratelo anche in questa occasione”.

PLAYOFF

Quella che si concluderà giovedì sera con la finale di ritorno Spezia-Frosinone al Picco è l’edizione numero 15 dei play-off promozione in Serie BKT, formula istituita dalla stagione 2004/05, ossia da quando il campionato è strutturato su 22 squadre in regular season, poi proseguita l’anno scorso con 19 partecipanti e quest’anno con 20. L’unico anno in cui non sono stati disputati i play-off promozione è stato nel 2006/07, quando Juventus, Napoli e Genoa ottennero la promozione diretta, essendo giunte con almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta, il Piacenza. Fino al 2012/13 compreso, si qualificavano ai play-off postseason terza, quarta, quinta e sesta classificata dopo le 42 giornate di regular season, dal 2013/14 il cerchio è stato allargato anche a settima ed ottava classificata. Nella storia per 8 volte, sul campo, i play-off sono stati vinti da chi ha chiuso al terzo posto la stagione regolare (Torino 2004/05 – promozione poi annullata per il fallimento della società di Cimminelli e Romero - e 2005/06, Lecce 2007/08, Livorno 2008/09 e 2012/13, Brescia 2009/10, Novara 2010/11 e Frosinone 2017/18), 3 anni dalla quarta (Cesena 2013/14, Bologna 2014/15 e Pescara 2015/16), 2 volte dalla sesta (Sampdoria 2011/12 ed Hellas Verona 2018/19), infine 1 edizione dalla quinta (Benevento 2016/17).