Salerno, 22 ottobre 2022 - Un’altra trasferta da dimenticare per lo Spezia, che lontano dal Picco da inizio campionato non è riuscita né a fare punti né a segnare. Un tabù affrontato di petto da mister Luca Gotti nella conferenza stampa al termine della partita persa di misura all’Arechi contro la Salernitana. “Non credo sia un fatto mentale, è ovvio che i numeri dicono una cosa, ma se io analizzo le prestazioni non posso essere di questo avviso. L’atmosfera che c’è nel nostro stadio, grazie ai nostri tifosi, è di sicuro qualcosa che ti dà di più. Stiamo cercando si essere superiori a questa situazione” dice il tecnico di Adria, che poi analizza l’ennesima sconfitta in trasferta. “Per quarantacinque minuti non abbiamo concesso nulla – spiega –, mi è piaciuto molto come abbiamo tenuto il campo per tutto il primo tempo, non mi è piaciuto invece che siamo riusciti ad arrivare con relativa facilità a metterci nelle condizioni di fare male alla Salernitana, ma non lo abbiamo fatto. Questo è stato il vero grande limite. Poi dopo tre minuti della ripresa, al primo tiro che ti fanno in porta mettono la palla all’incrocio, e di fatto la partita è cambiata radicalmente: a quel punto la Salernitana ha fatto una partita diversa, e la gara non ha avuto più continuità. A ogni fallo si stava fermi un minuto, c’è stato un problema tecnico siamo sta fermi quattro minuti, con l’ingresso del medico si sono persi due minuti e cinquanta secondi. È stato così tutto il secondo tempo. Abbiamo cercato di non farci prendere dalla frenesia e di tornare a giocare come stavamo facendo prima del gol, però la partita è stata totalmente spezzettata. Non so quanto si è giocato nei dieci minuti di recupero...”. “Ho visto una squadra che ha cercato di continuare a giocare al calcio, poi è chiaro che la partita è cambiata e gli spazi cambiano – aggiunge Gotti –. In tutta la partita abbiamo calciato quando non dovevamo calciare, e non abbiamo calciato quando dovevamo: già da solo questo fatto vale per fare riflessioni sul risultato finale. Cosa è mancato? Il gol: il sale del gioco del calcio”. Il tecnico non nega difficoltà sia in fase realizzativa, sia in difesa, dove anche oggi è bastata una sbavatura per compromettere il risultato. “Dimostriamo poca forza negli ultimi trenta metri, che non è un problema del singolo giocatore o del singolo attaccante, ma è un problema di squadra. Con quello di oggi abbiamo subito venti gol: sono troppi”. Matteo Marcello