Spezia, il 'grazie' di Mastinu: "Spezia è casa mia, club e tifosi speciali con me"

Il fantasista è carico: "Sta a noi riportare entusiasmo con una grande prestazione contro il Frosinone, mi auguro con una vittoria"

Giuseppe Mastinu, alla sua quarta stagione in maglia bianca

Giuseppe Mastinu, alla sua quarta stagione in maglia bianca

La Spezia, 20 novembre - Il fantasista aquilotto Giuseppe Mastinu, alla sua quarta stagione in maglia bianca, si candida a essere uno dei leader del gruppo aquilotto. Mastinu, una cosa positiva del derby di Pisa è stato il suo esordio dopo la lunga assenza. Come l'ha vissuto? "Con tanta attesa e voglia dopo il calvario abbastanza difficile che ho passato. Un periodo nel corso del quale ho imparato ad affrontare determinate situazioni negative che sono ormai alle spalle. Ora penso solo a riprendermi quello che mi è stato tolto dalla sfortuna e a rimontare con la squadra una classifica che non ci rente merito ". Lo Spezia l'ha arruolata nel calcio professionistico e l'ha sostenuta nei momenti di difficoltà. Cosa rappresenta per lei il club bianco? "Io qui sono a casa, sono stato accolto in maniera speciale quando sono arrivato da una categorie inferiore, sono stato apprezzato e mi hanno aspettato sia all'inizio che adesso. Significa che qualcosa ho dato anch'io a questa gente, ma sicuramente è più quello che dovrò dare sia alla società che alla piazza perché sarebbe stato difficile uscire da questi momenti difficili senza il loro appoggio. La società, peraltro, mi ha rinnovato il contratto, un aspetto che unitamente agli altri motiva un giocatore non più giovanissimo come il sottoscritto a dare quel qualcosa in più. Lo Spezia è entrato nella mia pelle, sono voluto restare qui perché sento mio questo posto". Come spiega la precaria situazione di classifica dello Spezia? "Ci sono tante componenti: siamo una squadra molto giovane, con giocatori e allenatore nuovi. Nei fatti abbiamo intrapreso una strada giusta da un po' di partite, si è vista una squadra più compatta e lo siamo tutt'ora. La sconfitta di Pisa ci ha fatto capire che siamo guariti da poco e quindi questo step, per quanto doloroso, ci farà alzare l'asticella della cattiveria agonistica". Come si trova nel ruolo di mezzala? "Bene, è un ruolo che mi consente di stare nel cuore del gioco, un po' come il trequartista che ritengo la mia posizione ideale. Peraltro la mezzala l'avevo ricoperta qualche volta anche con Gallo e Di Carlo". Come si esce da una sconfitta così bruciante come quella dell'Arena che ha indispettito i tifosi? "Per forza di cose continuando a lavorare in modo minuzioso perché queste partite si possono dimenticare solo facendo qualcosa in più dal punto di vista dei risultati. Io ricordo i due pareggi contro il Pisa con mister Di Carlo e la scontentezza dei tifosi, mi rendo pertanto conto che questa sconfitta ci ha allontanato da loro. Ci siamo guardati in faccia, sappiamo che dobbiamo riportare noi l'entusiasmo". E' uno Spezia che deve comunque guardare all'obiettivo della salvezza, ne conviene? "In questi ultimi due anni, nel corso dei quali ho lottato contro gli infortuni, ho imparato a guardare le cose a breve termine. Ora l'obiettivo è fare una grande prestazione contro il Frosinone, mi auguro con una grande vittoria. Solo così potremo andare avanti in modo sereno. E' normale che in questa condizione di classifica sarebbe utopistico parlare di vittoria del campionato, ma siamo ragazzi ambiziosi che abbiamo come scopo quello di migliorare ciò che abbiamo fatto fino adesso e in tal senso sono fiducioso".