Lo Spezia fa soffrire la Juventus: De Ligt regala la prima gioia ad Allegri

Al Picco termina 3 a 2 per i bianconeri. Dopo il primo tempo chiuso in parità, lo Spezia passa in vantaggio in avvio di ripresa con Antiste, prima della rimonta bianconera firmata da Chiesa e De Ligt

Un'azione durante Spezia-Juventus

Un'azione durante Spezia-Juventus

La Spezia, 22 settembre 2021 - Lo Spezia fa soffrire la Vecchia Signora e sfiora l’impresa. Al Picco, finisce 3 a 2 per la Juventus, ma i bianconeri hanno visto l’inferno e hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per venire a capo di una partita che la squadra di Thiago Motta ha saputo interpretare alla perfezione, tanto da costringere Allegri nella ripresa a mettere in campo anche i pezzi da 90 per raddrizzare la partita e portarsi a casa i tre punti.

Al Picco, dopo un primo tempo terminato in parità per le reti di Kean al 28’ e Gyasi al 33’, in avvio di ripresa è lo Spezia a passare in vantaggio con Antiste al 4’, prima della rimonta della squadra di Allegri, che in sei minuti tra il 21’ e 27’ la ribalta con Chiesa e De Ligt. Thiago Motta per la partita contro i bianconeri ne cambia solo uno rispetto alla vincente trasferta di Venezia: Sala, affaticato, siede in panchina, al suo posto Bourabia, match winner del Penzo, a far coppia in mediana con lo stakanovista Ferrer, tra i titolarissimi di questo inizio di stagione delle Aquile. Identico anche il modulo, un 4-2-3-1, con Maggiore a spaziare tra centrocampo e attacco, e con Verde e Gyasi in appoggio all’unica punta, il francese Antiste.

Max Allegri pesca invece a piene mani dalla rosa e ne cambia cinque rispetto al pari con il Milan: dentro De Sciglio, De Ligt, McKennie, Chiesa e Kean. Per la Juventus è ancora 4-4-2, con Chiesa e Rabiot esterni di centrocampo in appoggio alla coppia composta da Dybala e Kean. Il primo affondo è dello Spezia al secondo minuto, con un cross di Amian che Bonucci corregge di tacco quanto basta per evitare che la palla finisca sui piedi degli attaccanti spezzini.

La prima occasione è però della Juve, al 6’, con Kean servito da Chiesa che batte a botta sicura ma trova il piede di Nikolaou, con la sfera in angolo. Bianconeri ancora pericolosi al 15’, quando sugli sviluppi di un corner è De Ligt a provare la girata mancina da pochi metri, con palla alta. È uno Spezia che però è ben organizzato e difende bene, con la giusta dose di pressing, tanto da costringere spesso e volentieri Dybala e Kean a cercare fortuna nella metà campo bianconera. Le idee della Vecchia Signora sono offuscate, ma basta un tiro alla squadra di Allegri – il primo verso la porta di Zoet – per passare in vantaggio al 28’: sul lancio lungo di Bonucci, Rabiot di testa trova Kean, che dal limite d’area tra una selva di maglie spezzine trova l’angolo giusto e supera Zoet. Il gol ha l’effetto di una sveglia per lo Spezia, che si leva di dosso i timori reverenziali e in pochi minuti pareggia.

Ci prova prima Verde, con Szczesny che vola e devia, ma sul proseguo dell’azione è Gyasi a trovare il pari con una splendida azione personale: l’attaccante entra in area da sinistra, si accentra e trova un gol splendido, con la palla che, complice anche la deviazione di Bentancur, si infila alle spalle del portiere polacco. Dybala prova a inventarsi qualcosa e va al tiro quattro volte in chiusura di frazione, ma né i due calci di punizione al 41’ e al 45’, né i tiri da fuori area al 42’ e al 43’ sortiscono l’effetto sperato dall’argentino, e così il primo tempo si chiude sul pari. E che Max Allegri non sia affatto contento dei suoi si capisce in avvio di ripresa, quando manda in campo Alex Sandro e Locatelli al posto degli imprecisi De Sciglio e Bentancur. La scossa non arriva, arriva invece il raddoppio dello Spezia, con una bellissima azione di contropiede: Maggiore lancia in campo aperto Antiste, che brucia Bonucci, resiste al ritorno del difensore della nazionale e col destro batte Szczesny. Un gol bellissimo, il primo del francese in Serie A. Al Picco è tripudio, con la Juventus che solo al 10’ prova a organizzare una reazione, con un colpo di testa di Kean che Zoet mette in angolo, poi al 12’ è Mckennie a provarci da fuori area ma senza fortuna.

Allegri butta nella mischia anche Morata al posto di Kean, ma è ancora Dybala a provarci, al 16’, con Zoet reattivo alla deviazione in angolo, poi è proprio lo spagnolo, poco più tardi, a offrire una grossa occasione a Bonucci, il cui colpo di testa da pochi passi finisce incredibilmente alto. La prova l’assalto, ma lo Spezia ci prova ancora in contropiede, ma al 20’ spreca tutto, quando ancora un cross di Bastoni finisce sui piedi di Antiste, che però a pochi metri dalla porta si vede respingere il tiro. Il mancato 3 a 1 si trasforma, poco dopo, nel 2 a 2 della Juventus: azione insistita dei bianconeri, Chiesa riesce a bucare la retroguardia bianca e a superare Zoet in uscita.

Il gol resuscita la squadra di Allegri, che preme con insistenza cercando varchi nel fortino eretto dallo Spezia davanti a Zoet. Al quattordicesimo angolo, però, la Juventus passa: la difesa non riesce a calciare fuori dall’area la palla, che capita sui piedi di De Ligt, col difensore olandese che sigla il 3 a 2. Thiago Motta si gioca il triplice cambio poco dopo la mezzora nel tentativo di raddrizzare la gara, e butta nella mischia Manaj, Nzola e Sala per Verde, Antiste e Bourabia, e poco dopo anche Salcedo. L’occasione per lo Spezia arriva al 39’ con Maggiore che addomestica un cross di Sala e spara a botta sicura, ma Szczesny con una gran parata nega la gioia del pari alle Aquile. Finisce così, con la Juventus che festeggia la vittoria dopo aver visto l’inferno, e lo Spezia che esce battuto tra gli applausi del suo pubblico. IL TABELLINO SPEZIA (4-2-3-1): Zoet; Amian, Hristov, Nikolaou, S.Bastoni; Ferrer, Bourabia (32’ st Sala); Verde (32’ st Manaj), Maggiore (40’ st Salcedo), Gyasi; Antiste (32’ st Nzola). A disposizione Zovko, Provedel, Kiwior; Podgoreanu, Strelec, Bertola. Allenatore Thiago Motta JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio (1’ st Alex Sandro); Chiesa (39’ st Kulusevski), Bentancur (1’ st Locatelli), McKennie, Rabiot (22’ st Bernardeschi); Dybala, Kean (14’ st Morata). A disposizione Pinsoglio, Perin, Ramsey, Cuadrado, Pellegrini, Rugani. Allenatore Allegri Arbitro: Aureliano di Bologna (assistenti Cecconi di Empoli e Pagliardini di Arezzo; quarto ufficiale Baroni di Firenze. Var: Mazzoleni di Bergamo. Avar: Bresmes di Bergamo) Marcatori: 28’ pt Kean, 33’ pt Gyasi; 4’ st Antiste, 21’ st Chiesa, 27’ st De Ligt Note: spettatori 5700 circa. Ammoniti Nikolaou, Nzola, Morata. Angoli 15 a 4 per la Juventus. Recuperi: 0’ pt e 6’ st