Il presidente Chisoli: "Il popolo spezzino ha coraggio e cuore, ora deve resistere"

Il pensiero del massimo dirigente aquilotto va a chi lotta contro il Coronavirus. E sullo Spezia è ottimista: "La squadra potrà ambire alla promozione diretta"

Il presidente aquilotto Stefano Chisoli

Il presidente aquilotto Stefano Chisoli

La Spezia, 26 marzo 2020 - I pensieri del presidente aquilotto Stefano Chisoli, in questo momento difficile per l'emergenza sanitaria del Coronavirus, sono tutti per l'Italia e per la nostra comunità: "Il popolo spezzino ha sempre dimostrato di sapere reagire alle difficoltà con coraggio e cuore, ora è il momento di resistere per potere tornare tutti insieme ad una vita normale; dobbiamo sempre pensare a chi sta in situazioni peggiori delle nostre, alle persone che stanno in ospedale e al fronte, e anche potere restare in casa propria in confronto è un privilegio". Presidente Chisoli, sforzandoci di parlare di calcio, se il campionato dovesse ripartire quante possibilità di promozione diretta attribuisce allo Spezia? "Con trenta punti a disposizione lo Spezia potrà ambire anche alla promozione diretta, ma quest’anno in particolare ogni avversario è difficile da affrontare. Comunque ci sono tutte le condizioni per concludere bene e potremo recuperare gli infortunati Ragusa, Vitale e Bastoni". In cosa si è focalizzato il suo lavoro in questo triennio di presidenza e quali risultati dal punto di vista economico, organizzativo e sportivo ritiene di avere ottenuto? "Sotto il profilo societario e organizzativo abbiamo cercato di integrare maggiormente la struttura in quella del Gruppo Volpi, con l’obiettivo di avere un maggiore controllo di gestione e finanziario. Dal punto di vista sportivo sono contento dei risultati finora ottenuti: nel 2017 e nel 2019 ci siamo qualificati ai playoff, nel 2018 li abbiamo sfiorati e quest’anno, dopo un inizio difficile, stavamo facendo molto bene fino alla sospensione". Il principio dell'autogestione continuerà o vi sarà un allentamento? "Tengo a precisare che ogni anno la proprietà interviene con una sponsorizzazione importante per sostenere i costi di gestione, ormai abbiamo una squadra con tantissimi calciatori di valore e di proprietà che potrà essere rinforzata ma è sempre troppo elevato lo squilibrio con chi retrocede dalla serie A e può contare su una rosa già forte e sul “paracadute”. Altre squadre di serie B puntano tutto sulla promozione con il rischio di andare in default, mentre noi continuiamo a investire nel settore giovanile (circa un milione e mezzo) e nelle strutture (Ferdeghini, Follo e Picco) e, con rilevanti costi gestionali rispetto ad altri, ma con garanzia di equilibrio e stabilità nel tempo. Un orgoglio avere spezzini in prima squadra e altri cresciuti qui e ora nel grande calcio: Corbo, Mulattieri e Okereke". Infine Volpi, dodici anni alla guida del club: com'è mutato in questi anni il suo approccio allo Spezia? "I suoi impegni di lavoro non gli consentono di essere presente, io lo ringrazierò per sempre per questa bellissima esperienza e per la possibilità di rappresentarlo e sicuramente si merita di raccogliere grandi soddisfazioni, insieme a tutti i tifosi spezzini. Le ambizioni del patron restano intatte però rispetto al passato vige un principio di sostenibilità dei costi come in tutte le società del gruppo".