Genoa-Spezia 2-0, Italiano: "L'unica cosa che mi preoccupa è la mancanza di continuità"

L'allenatore aquilotto non crede ad un calo fisico. “Dobbiamo migliorare attenzione e concentrazione”

Vincenzo Italiano (Ansa)

Vincenzo Italiano (Ansa)

Genova, 24 aprile 2021 – Vincenzo Italiano, deluso alla fine Genoa-Spezia, sa quanto fosse importante uscire dal Ferraris almeno con un pareggio. Il 2-0 è pesante sotto tanti punti di vista, anche se quota 33 gli consente, in attesa delle partite che chiuderanno la trentatreesima giornata, di mantenere un certo distacco sulle concorrenti dirette.

Ma come si fa a mantenere l'equilibrio tra la delusione di una sconfitta e la positività di una posizione in classifica relativamente tranquilla?

“Fare punti sarebbe stato fondamentale per la nostra graduatoria. Il vincitore, come è stato, poteva allungare e fare un bel passo in avanti. Non siamo riusciti a farlo ed ora dobbiamo continuare a tutelare il +5 che abbiamo oggi, che devono ancora giocare le altre. In queste ultime cinque gare che mancano alla fine del campionato dobbiamo trovare forze ed energie per rimanere dove siamo”.

C'è uno snodo?

“L'unica cosa che mi preoccupa è la mancanza di continuità. Facciamo ponte con l'Inter e poi ci fermiamo a Genova. Dobbiamo cercare di migliorare l'attenzione, abbiamo concesso troppo nel primo tempo e siamo stati anche poco concreti, pur avendo qualche occasione”.

Qualche giocatore potrebbe essere in riserva?

“Due giorni fa abbiamo messo in mostra una prestazione ottima e con un grande dispendio energetico, tenendo botta ad una corazzata come l'Inter. Col Genoa ne abbiamo cambiati 7 e non ci sono problemi di energie, ma il fatto che nel girone di ritorno, soprattutto fuori casa, non riusciamo ad essere costanti”.

C'è una difficoltà effettiva lontano dal Picco?

“All'inizio della stagione riuscivamo ad incidere, facevamo punti ed eravamo concreti. Soprattutto fuori casa, non so perché, ma non riusciamo ad essere concreti. Di certo questa sconfitta ci costringerà ad arrivare in fondo soffrendo. Lo Spezia, comunque, è nato sapendo che avrebbe dovuto soffrire fino all'ultima giornata e così sarà”.

Troppe disattenzioni soprattutto contro le squadre di pari livello in classifica?

“Non manteniamo l'attenzione e la concentrazione per più partite di fila. E se è così, considerando che gli altri, già dall'inizio, sono più forti di noi, se non metti la cattiveria giusta e il furore agonistico che richiede una partita del genere, è normale che tu faccia fatica”.

Preoccupato per la risalita delle altre?

“Per ora siamo riusciti a mantenerle dietro, vediamo di farlo anche nei prossimi turni”.