Il Ringraziamento Usa a Firenze in epoca Covid? Senza tacchino e coi parenti in webcam

Le associazioni degli "expat" hanno dovuto annullare, a causa della normativa anti Covid, il tradizionale appuntamento con centinaia di invitati

Crostate di zucca, tipiche del Ringraziamento (Afp)

Crostate di zucca, tipiche del Ringraziamento (Afp)

Firenze, 26 novembre 2020 - Il Giorno del ringraziamento per gli americani a Firenze nell’anno del Covid? È molto diverso dal solito, anche per quanto riguarda il menu. In molti, tra gli americani che vivono in città, hanno infatti dovuto rinunciare al piatto simbolo per eccellenza, il tradizionale tacchino ripieno. Lo spirito della festa però è rimasto lo stesso, anche se i familiari e gli amici, di solito riuniti attorno allo stesso tavolo, erano presenti in maniera virtuale, attraverso computer e webcam.

Quanto sia diverso dal solito il Thanksgiving lo spiega Maurizio Mancianti, copresidente insieme a Andrea L. Davis dell’Associazione Toscana Usa.

“Faremo una cena in famiglia. Mia figlia è avvocato americano, mio genero è americano. Sono riuscito a trovare dei dolci e torte di zucca, ma il tacchino ripieno, coi ristoranti chiusi, non siamo riusciti a trovarlo”.

“Tutti gli anni ci ritrovavamo insieme per celebrare anche a tavola, col menu tradizionale, questa ricorrenza importantissima per gli americani a Firenze - spiega Mancianti -. Una giornata che ha sempre previsto la partecipazione dei più alti rappresentanti delle istituzioni cittadine, regionali e del territorio. Quest’anno dovevamo festeggiarlo con la nuova Console Usa a Firenze, Ragini Gupta. Due erano gli appuntamenti di questo mese di novembre: l’election night, dove insieme ad altre associazioni avremmo dovuto aspettare l’alba per seguire il risultato del voto con collegamenti e filmati. Nell’anno del Covid, per le restrizioni dovute alla pandemia, è saltato quest’appuntamento, come ora le celebrazioni del Giorno del ringraziamento e come probabilmente accadrà a Natale, quando non potremo neanche scambiarci gli auguri con la Console e i soci. Abbiamo allora pensato, come associazione, essendo impossibilitati a svolgere la celebrazione in presenza, di scrivere una lettera sul significato di questa importante ricorrenza, che abbiamo inviato a tutti i soci e le autorità.

Questo il testo della lettera che dei copresidenti Andrea Davis e Maurizio Mancianti: “Care amiche e cari amici, quest’anno sarà un Ringraziamento diverso. Nonostante non potremo passare insieme la sera della consueta Cena di Ringraziamento, saremo insieme con il pensiero e con lo spirito. Quest’anno, la nostra gratitudine sarà rivolta verso tutte le persone impegnate nel portare aiuto e conforto a chi è stato colpito dal virus, i medici, infermieri, farmacisti, ricercatori, autisti di ambulanze, volontari, badanti e aiutanti, ringraziandoli per tutti i sacrifici al servizio degli altri. Siamo grati, davanti alla grande sfida che ci attende, che ci siano persone in prima linea pronte ad aiutare gli altri. Ci auguriamo che stiate tutti bene, Voi e le vostre famiglie, e che a casa riusciate a goderVi una cena speciale per il Ringraziamento, con gratitudine per tutto quello che abbiamo, cercando di guardare al futuro con speranza e fiducia”.

Andrea L. Davis che giorno del Ringraziamento è questo nell’anno del Covid?

“Quest’anno lo trascorro coi familiari più stretti, solo mia figlia e mio marito. È la prima volta in tutta la mia vita. Sono originaria di Boston, Massachusetts, di solito l’ho sempre trascorso con tutta la mia famiglia e i miei parenti, quando vivevo in America. Da quando sono qui in Italia l’ho celebrato insieme a centinaia di persone nell’evento che l’Associazione fa ogni anno. Una cosa importantissima è sempre ricordare lo scopo, il significato autentico del giorno ringraziamento, che non è solo mangiare insieme in famiglia.  È una festa laica, un giorno in cui ci si ferma, si sta insieme con chi è più caro per esprimere gratitudine per quello che abbiamo. E quest’anno acquista un significato in più: dobbiamo essere non solo grati per quello che abbiamo, ma anche per tutte le persone, come i medici e gli infermieri, che si occupano di assistere gli altri in questo difficile momento”.

E il tacchino ripieno?

“Niente tacchino enorme da fare ripieno quest’anno. Abbiamo però dei pezzi di tacchino che mangiamo con la tradizionale farcitura. E poi abbiamo preparato la torta di zucca, le pannocchie di mais, il contorno di fagiolini verdi, con mandorle e salsa di mirtilli rossi, e patate dolci”.

Che effetto fa vivere un Giorno del ringraziamento senza parenti?

“Non sono fisicamente a tavola con noi, così come non ci sono gli amici. Ma attraverso le video chiamate siamo comunque insieme a loro, in contatto anche se distanti.  Con il grande augurio e la grande speranza di ritrovarci di nuovo tutti insieme il prossimo anno”.