Oggi dovrebbe essere il giorno decisivo per il futuro del Grosseto. Giovanni Lamioni, rappresentante di quello che dovrebbe essere il nuovo gruppo dirigenziale della società biancorossa, come da lui stesso dichiarato una settimana fa, dovrebbe incontrare a Roma il "main sponsor" di tutta l’operazione che dovrebbe portare al passaggio di proprietà del sodalizio attualmente nelle mani del presidente Salvatore Guida. Certo che questo "passaggio", se passaggio sarà, arriva in un momento delicato per il Grifone che, dopo due sconfitte consecutive, si ritrova in piena zona playout e con tanti problemi, sia in campo, come dicono i numeri, che fuori, dopo le dichiarazioni di Aleksic, relative ai rimborsi, da affrontare. Ma questo è un vecchio discorso. Prima di tutto una considerazione. Il Grosseto, sicuramente, non ha più il fascino di una volta. Nonostante gli appelli lanciati dalla tifoseria nel derby con la Sangiovannese gli spettatori paganti sono stati 671 di cui oltre un centinaio tifosi ospiti. Ed era un derby sentito, ma da chi? Lo "zoccolo duro dei tifosi" che merita un elogio per l’impegno che mette nelle partite deve prendere atto di questa realtà: il Grosseto non attira più. Ed ora veniamo alle cose di campo. La rinuncia obbligata a Bramati, forse, può avere avuto qualche riflesso anche se i biancorossi hanno disputato una gara onorevole e sono stati puniti più del dovuto anche la difesa non è stata impeccabile. L’attaccante Aleksic al debutto ha segnato, ma il suo gol non è bastato. Paolo Pighini