Grosseto, quando la "zona Cesarini" è decisiva: troppi punti persi nel recupero

Domenica il Grifone ha subito il quarto pareggio nei minuti finali

L'allenatore Consonni

L'allenatore Consonni

Grosseto, 10 gennaio 2018 - In Eccellenza, così come in tutti i campionati di calcio, le partite terminano molto spesso oltre il novantesimo. I minuti di recupero – la cosidetta “Zona Cesarini” - molto spesso è una sottigliezza fondamentale per vincere i campionato. L'ha capito la Cuoiopelli, capolista del girone A, che nei minuti finali è riuscita spesso a portare a casa i tre punti o ad agguantare un pareggio prezioso. Mentre sembra non averlo ancora capito il Grifone di Consonni, che è alla terza gara pareggiata nel finale dopo aver sprecato in precedenza varie occasioni per chiudere. Sta tutta qui la differenza in classifica tra Cuoiopelli e Grosseto, separate da 5 punti in classifica e dal Sangimignano, tornato a fungere da terzo incomodo. Il pari al 47' di domenica sul campo del Marina La Portuale è l'ennesimo boccone amaro ingoiato dai biancorossi. Il Grosseto aveva iniziato la sua “battaglia” (persa) con la zona Cesarini all'ottava giornata sul campo del Castelnuovo, quando – avanti 2-3 -, i padroni di casa erano riusciti ad impattare al 47'. Alla quattordicesima giornata, sul campo della Cuoiopelli, l'attuale capolista era sotto di un gol al novantesimo, ma al 46' aveva trovato il 2-2 con Ceceri. Stesso copione domenica ad Aulla, col Grifone ripreso al 47' da Conedera su rigore. All'opposto la Cuoiopelli ha ottenuto punti pesanti all'ultimo respiro. Sia domenica sul campo dell'Atletico Cenaia (vittoria 1-0 al 43'), sia alla sedicesima giornata sul campo del Marina La Portiale (vittoria per 2-1 al 40' della ripresa). Il pari col Grosseto, ma alla tredicesima giornata anche il 2-1 sull'Atletico Piombino col gol di Andreotti al 48' della ripresa.