Basket serie C, la Sanitaria Ortopedica piega il Quartiere 5 Firenze

Le ragazze di Furi consolidano il primato in classifica

 Giulia Camarri ha messo a segno sette punti

Giulia Camarri ha messo a segno sette punti

Grosseto, 13 dicembre 2017 - Nel basket femminile altro colpo d’autore per la Sanitaria Ortopedica Gea Grosseto che espugna il campo del Quartiere 5 Firenze (51-37 il finale) e consolida il primato nella classifica della serie C di basket femminile, con la quinta vittoria in sei giornate. Le ragazze di David Furi hanno superato a pieni voti un difficile esame di maturità, mettendo in piedi una gara bellissima, fatta di intelligenza, carattere e tanto cuore. Le fiorentine, imbattute in casa, si sono dovute inchinare alla superiorità di un gruppo che ha fatto della difesa l’arma principale: basti pensare che il quintetto di casa ha chiuso i primi 10’ con appena quattro punti all’attivo.

Sempre tranquille, serene e senza accettare le provocazioni del Quartiere 5, le otto moschettiere in maglia biancorossa hanno sfoderato una prestazione corale super. Elena Furi (19 punti e 9/10 nei tiri liberi) e Chiara Cazzuola (è arrivata a 15) hanno fatto la parte delle leonesse con 34 dei 51 punti complessivi, ma ognuna delle ragazze ha dato tanto alla squadra: Sara Tamberi ad esempio ha ricacciato lontano le padrone di casa che si erano portate a meno 6, Elena Scurti, insieme alla Cazzuola, ha dominato sotto i tabelloni.

Ma si potrebbe continuare: Giulia Camarri ha giocato 40’ splendidi; Bellocchio e Simonelli hanno dato il loro apporto. «Le mie ragazze sono state veramente brave - gongola il coach David Furi - Non era una gara facile in una palestra particolare, con i canestri al muro. Sono state brave a non innervosirsi mai, nemmeno quando ci hanno annullato due canestri, e cinque punti. Hanno sempre creduto nell’impresa e ci sono riuscite, grazie ad una gran difesa, ma anche a tiri da fuori e da sotto importanti. Elena Furi e Cazzuola hanno segnato più delle altre, ma tutta la squadra merita un grossissimo applauso: eravamo in otto e alcune di loro non erano neanche riuscite ad allenarsi in settimana».