Grosseto, 30 marzo 2011 - SFORZINI: Fisico possente, carriera da incompiuto di lusso con la barba incolta da guerrigliero cubano figlio della rivoluzione castrista. Ferdinando Sforzini, 26 anni di Roma, da troppo tempo sull’altalena di lusso: partenze brucianti, cadute rovinose, rilanci inaspettati. E’ proprio su quest’ultimo passo che l’ex attaccante del Cluj ha trovato nella piazza di Grosseto una specie di trampolino. I cinque gol nelle ultime cinque partite, infatti, parlano da soli. La stagione che sta vivendo in Maremma è davvero incredibile. Arrivato a gennaio (fortemente voluto dal presidente Camilli e da pochi altri), ha dovuto faticare un po’ prima di appuntare il mirino: ma quando ha ritrovato lo scatto e i compagni hanno capito come servirlo è diventato semplicemente devastante. E’ stata la sfida con il Padova il crocevia della sua stagione: il gol di testa dopo cinque minuti è stato come il chiavistello che gli aperto un’altra vita calcistica. Poi solo gioie: a Portogruaro, in casa con il Pescara, a Livorno e contro il Cittadella. Tutte difese 'cadute' sotto i colpi di 'Nandogol' come lo ha ribattezzato lo Zecchini. Il pratica, una forza della natura, difficilmente arrestabile. Una manna dal cielo per Serena, per i suoi compagni e per i tifosi.

 

BIANCHI: Ventotto anni, bergamasco, una carriera alle spalle da top player del pallone. E una voglia matta di ritornare ai fasti di tre anni fa quando il Manchester City versò 9 milioni di euro nelle casse della Reggina per strapparlo alla concorrenza. Rolando Bianchi è la punta di diamante del Torino, la squadra che grazie alle sue reti si è rilanciata in classifica e adesso sogna un posto al sole dei playoff. E’ soltanto grazie alla sua voglia di non mollare mai (e soprattutto dei 15 gol) che lo proiettano a due reti dalla vetta della graduatoria dei bomber della serie B alle spalle di Cacia (con 17) che il Torino può ancora sperare di raggiungere un posto utile nella griglia playoff. Una carriera da predestinato che ha subito soltanto un piccolo arretramento: dopo qualche buona prestazione nel Cagliari il passaggio alla Reggina che lo lancia nell’Olimpo dei cannonieri (19 reti in serie a in 46 presenze). Poi Manchester, Lazio e Torino. Senza dimenticare la nazionale Under 21 dove segna, in tredici presenze, ben sette reti. Adesso il Toro e, nel mirino, Narciso. Il portierone del Grifone che proverà a fermarlo in qualsiasi modo. Perché venerdì all’Olimpico, Grosseto e Torino si giocano una bella fetta di playoff.