Grosseto, 15 marzo 2011 - E’ l’argentino dagli occhi simpatici. Sempre sorridente anche quando era costretto a scaldare i portieri al Palazzoli. Luis Maria Alfageme, insieme a Sforzini, è l’eroe del momento nella squadra del Grifone. Da 'scartina' a protagonista ci corre un mare. E’ quello che è successo al ventiseienne nato nella Pampa, nella provincia di Neuquen, ma calcisticamente nell’Atletico Cipolletti (no, non è uno scherzo) prima di passare anche a respirare l’erba della 'Bombonera' del Boca Junior. Poi l’esperienza in Europa: lo compra il Brescia che lo gira alla Cremonese, poi all’Acireale, Pescara, Koge (in Danimarca), Sambenedettese e finalmente Grosseto. E sull’altalena dei ricordi non poteva esserci che quel momento quando era finito ai margini della squadra.

 

Fuori lista senza un motivo apparente: ''Questa è una stagione particolare — ha iniziato Alfageme — Mi sono prima trovato fuori lista, a girare intorno al campo da solo. E senza che nessuno mi motivasse la scelta''. Poi il reintegro: ''Devo ringraziare il direttore Imborgia e Moriero che mi hanno voluto in squadra a gennaio. Se ho pensato ad andarmene? Sinceramente sì, ma adesso è tutto alle spalle''. Preferisce dare un colpo di spugna al passato: ''Diciamo che adesso, a livello personale, le cose vanno molto meglio. E poi ho anche ritrovato il gol che per un attaccante è come il pane...''. Ha avuto, come dice lui, la testa 'giusta': ''Sono stato bravo in quel senso, a non abbattermi quando sarebbe stato anche giusto farlo''. Adesso ha le idee chiare: ''Cosa chiedo? Che in questo scorcio di stagione possa dimostrare di più il mio valore. Certo che voglio giocare di più. Comunque devo dire che ho davanti dei giocatori davvero forti. Basta pensare a Caridi. Sono orgoglioso di fare la riserva ad un ragazzo così bravo''.

 

Chiude con un auspicio: ''Vorrei un giorno poter giocare a calcio nel mio paese''. Poi corre verso l’entusiasmo: ''Questa squadra se la gioca con tutti. Siamo forti. Nello spogliatoio ci siamo guardati in faccia e ce lo siamo ripetuti più di una volta. Questa squadra può fare quello che vuole. Comunque prima pensiamo a salvarci e poi vediamo a che punto saremo della graduatoria. Comunque rimango fiducioso, perché pensiamo tutti allo stesso obiettivo, che è quello di far bene per la società e per i nostri tifosi''.