Gavorrano (Grosseto), 10 maggio 2010 - Una squadra costruita per vincere. Ma le ambizioni e i giocatori di talento, si sa, possono non bastare a far punti se non c’è lo spirito di gruppo: qualità che non è mancata al Gavorrano 2009/2010, promosso nel calcio professionistico per la prima volta nella storia della società fondata nel 1930. La squadra di Lamberto Magrini è stata quasi sempre sola in testa alla classifica del girone 'E' di Serie D, dall’inizio alla fine del campionato, ma alla cavalcata non sono mancati gli ostacoli: accanto al filotto di quattro vittorie iniziali e alla striscia-record di sei successi di fila c’è stato anche il periodo nero delle quattro sconfitte consecutive e qualche punto perso al 'Malservisi' contro avversari non irresistibili. Solo una "squadra" sarebbe stata capace di rialzarsi e ripartire. Una squadra come il Gavorrano. E così nel campionato 2010/2011 giocherà in Seconda Divisione di Lega Pro, la Serie C2. E’ la seconda squadra maremmana della storia nel calcio dei grandi, dopo il Grosseto. Un’impresa, se si pensa che dieci anni fa la società del presidente Mario Matteini e del vicepresidente Luigi Mansi militava in Seconda Categoria. Ecco tutti i protagonisti della stagione.

 

Portieri. Mattia Maragna (31 presenze): Con lui tra i pali, la porta è sempre stata al sicuro. E in questa categoria un "numero uno" affidabile fa la differenza. Matteo Di Tomassi (2): Ha avuto la sventura di sostituire il titolare nel momento più nero della stagione e ce l’ha messa tutta. Ma si è fatto sentire anche in panchina, vero uomo-squadra.

 
Difensori. Lorenzo Tafi (29): Il giovane terzino ha conquistato la maglia da titolare a inizio stagione e non l’ha più mollata: forza della natura, capace di coprire e rilanciare con abilità da veterano. Simone Menichetti (13,1 gol): Arrivato a gennaio, ha saputo imporsi nell’undici rossoblù da terzino sinistro o da centrale. Elegante, oltre che efficace. Adolfo Gerolino (12): Protagonista nella prima parte della stagione. Nicholas Ibojo (30, 2 gol): Punto fermo della difesa, da centrale o esterno sinistro. E con i piedi buoni che si ritrova, si è permesso più di una licenza offensiva. Sebastiano Miano (30, 4 gol): Il capitano, roccia in difesa e riferimento per l’intera squadra, in campo e fuori. Anche goleador, con quattro centri decisivi. Maicol Cirinei (23, 2 gol): Da titolare o da primo rincalzo della difesa, sempre all’altezza. Non a caso è a Gavorrano da tre stagioni.

Centrocampisti. Iacopo Galbiati (31): Metronomo, imprescindibile pedina nel cuore della squadra, uomo-ovunque a dar battaglia su ogni pallone. Luca Gerbaudo (24, 1 gol): Il baby di scuola Juve non ha tradito le attese. Stefano Manzo (25, 2 gol): Una delle sorprese della stagione: ha concluso in crescendo un’annata che l’ha visto imporsi come elemento insostituibile per sostanza e qualità. Francesco Menciassi (19): Il futuro è dalla sua, ha acquisito sicurezza e messo in mostra le sue qualità. Marco Saviozzi (18): Qualche guaio fisico gli ha impedito di essere sempre protagonista, quando è sceso in campo ha dimostrato che la società ha visto giusto. Nassim Nanouche (30): Un contributo di estro e fantasia ai polmoni del centrocampo, talvolta sacrificando la vocazione offensiva, senza mai risparmiarsi.


Attaccanti. Filippo De Gori (32, 18 gol): Capocannoniere della squadra, ispiratore di tutte le azioni offensive. Quando "gira" De Gori, il Gavorrano va. L’uomo in più, ha fatto la differenza. Ivan Iacona (32, 14 gol): Bomber di razza, il suo mestiere è far gol e ha risolto parecchie partite. Letale in trasferta. Luca Magnani (27, 9 gol): Un attaccante così è la fortuna del reparto, abile a creare spazi e far salire la squadra. Michele Pulina (14, 4 gol): Mezza stagione in rossoblù, memorabile la tripletta in un quarto d’ora partendo dalla panchina.

Allenatore, Lamberto Magrini: La storia del Gavorrano in Serie D è targata Magrini. La società gli ha sempre dato fiducia, lui ha trasmesso alla squadra carattere e gioco. E raggiungere l’obiettivo promozione non era affatto scontato. Bastino le parole del suo vice, Gianfranco Liparoto: un allenatore come Magrini è un lusso per la Serie D.