"Una giornata particolare", Valeria Solarino sul palco: "La Maremma nel cuore"

L'attrice recita insieme a Giulio Scarpati

Valeria Solarino e Giulio Scarpati

Valeria Solarino e Giulio Scarpati

Grosseto, 16 marzo 2017 – Un capolavoro cinematografico, la cui sceneggiatura nasconde una commedia perfetta. Lo spettacolo “Una giornata particolare” andrà in scena giovedì 16 marzo alle 21 al teatro degli Industri, per la regia di Nora Venturini. Nei ruoli che sono stati di Sophia Loren e Marcello Mastroianni, diretti da Ettore Scola, figurano Valeria Solarino e Giulio Scarpati. È il 6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Inavvertitamente apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore radiofonico che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale.

Valeria, molti temi sono fortemente attuali.

“Sì, donne e omosessuali sono ancora due categorie discriminate, che lottano per diritti non riconosciuti”.

L'incontro tra i due protagonisti provoca un cambiamento nelle loro vite?

“Antonietta compie un percorso che la porta a essere consapevole del proprio ruolo di donna del regime dedita alla famiglia, succube del marito e mezzo di produzione per la macchina bellica. E la consapevolezza è il primo passo verso l'emancipazione. Mentre Gabriele per la prima volta si apre con una persona estranea, si sente libero e accettato”.

Che questo sia stato un capolavoro del cinema dà una responsabilità in più?

“Quasi tutti hanno visto il film con Sophia Loren e Mastroianni e siamo pronti a sentire i paragoni. Noi abbiamo deciso di non farli e di preparare i personaggi senza tenere conto del film di Scola, perché non sarebbe stato giusto imitarli. Una cosa bella che capita è che ci dicono che guardando lo spettacolo dopo un po' si scordano del film...”.

Suo padre è di Modica, lei è legata alla Sicilia? “Ho sempre vissuto a Torino, ma sento comunque un legame con la Sicilia”.

Sa parlare in dialetto?

“In realtà no, nello spettacolo ho una calata siciliana ma ho dovuto studiare il dialetto per apprenderla, anche ascoltando le voci registrate dei miei parenti”.

Un pezzo di cuore in Maremma?

“Sì, per me e Giovanni (Veronesi, ndr) Castiglione della Pescaia è la nostra seconda casa, il posto dove andiamo al mare e abbiamo molti amici”.