Sorpresa, sui nuovi autobus extraurbani di Tiemme c'è anche la linea wifi

Ieri mattina in piazza Duomo il taglio del nastro dei nuovi mezzi

Alcuni dei nuovi bus (Foto Aprili)

Alcuni dei nuovi bus (Foto Aprili)

Grosseto, 23 marzo 2017 - Diciotto nuovi pullman della Tiemme sono stati presentati ieri mattina in piazza Duomo a Grosseto dal presidente e dal direttore della società dei trasporti, Massimo Roncucci e Piero Sassoli. Si tratta di mezzi di nuovissima generazione, dotati delle più sofisticate tecnologie: wi-fi a bordo, telecamere di videosorveglianza, sistema Avm (una sorta di scatola nera del bus), annuncio vocale e visivo della fermata, obliteratrici «contactless», sistema di conteggio dei passeggeri e molto altro ancora.

Si tratta di 3 Scania da 14 metri di lunghezza, 3 Scania da 12 metri, 7 Irisbus Crossway da 12 metri, 5 Irisbus Crossway da 10,5 metri, tutti con motorizzazione Euro6. Costo complessivo 3,6 milioni di euro. «Interamente a carico dell’azienda» ha tenuto a specificare il presidente Roncucci. «Lo dico – ha aggiunto – all’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli. Non vogliamo nulla per questi 18 nuovi pullman, li abbiamo già pagati con le risorse aziendali. La Regione, piuttosto, si impegni a spendere i fondi che le sono stati assegnati dal Governo per completare il rinnovo del parco mezzi circolante (circa 9 milioni, ndr)».

I 18 nuovi autobus saranno destinati alle tratte extraurbane. Non si vedranno circolare molto in città, dunque. In particolare serviranno per i collegamenti Grosseto–Siena–Firenze. «La giornata di oggi (ieri, ndr) – ha concluso il presidente di Tiemme, Roncucci – dimostra con la concretezza di 18 nuovi autobus che Tiemme non esce di scena dalla gestione del trasporto pubblico locale lasciando in dote mezzi fatiscenti. Al contrario: investiamo sulle tecnologie. Anche perché abbiamo buone ragioni per poter sperare in una soluzione a noi favorevole del contenzioso apertosi in seguito agli esiti della gara europea per la gestione del servizio. A giugno si pronuncerà il Consiglio di Stato e crediamo possano esserci buone notizie. La migliore offerta tecnica è stata indubbiamente la nostra. Si tratta solo di ripristinare la corretta interpretazione giuridica dei criteri di aggiudicazione».