La vendemmia nel vivo in Maremma: si prevede ottima qualità

Coldiretti: "Il calo stimato oscilla fino al 20 %, ma l’uva è ottima e sana". Serraiola e Mantellassi già a buon punto: "La siccità ha comunque pesato"

Vendemmia

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Grosseto, 9 settembre 2022 - La vendemmia entra nel vivo in Maremma. Partita con due settimane di anticipo a causa della siccità che ha colpito più duro che altrove costringendo anche all’irrigazione di soccorso laddove possibile, le previsioni sono incoraggianti. L’uva bella e sana regalerà agli appassionati un vino di qualità, in perfetta linea con le aspettative del mercato ma le rese, riscontrate fino a qui, saranno leggermente inferiori rispetto al primo monitoraggio. Il calo stimato oscilla tra il 10% ed il 20% a seconda della tipologie di vitigno.

In provincia di Grosseto sono 2.478 le aziende vitivinicole che coltivano poco meno 10 mila ettari a vite per una produzione che si attesa intorno ai 600 mila ettolitri che fanno della maremma la terza provincia a vocazione vitivinicola regionale. A dirlo sono Coldiretti Grosseto e Vigneto Toscana che stanno seguendo le fasi della vendemmia sul territorio dove si sono registrate, in virtù della raccolta anticipata, difficoltà nel reperire la manodopera e nell’organizzazione le squadre di raccolta.

"I vitigni hanno dimostrato una grandissima resilienza e capacità di adattamento a condizioni climatiche estreme che unito al lavoro e alla professionalità dei viticoltori ha fatto la differenza in questa stagione molto complicata. – spiega Fabrizio Filippi, Delegato Confederale Grosseto – E’ chiaro però che è necessario accelerare partendo dal recupero degli invasi aziendali che già esistono e che sono oggi inutilizzati per colpa della burocrazia e dei costi di gestione, che in Toscana sono oltre 16 mila secondo un censimento del Lamma e al contempo lavorare per pianificarne di nuovi". Rese inferiori per la vendemmia 2022 confermate da Fiorella Lenzi della Serraiola Wine, 12 ettari modellati dalla passione ai confini tra Grosseto e Livorno. "Ad incidere sulle rese sono stati in particolare i mesi siccitosi di maggio e giugno. E’ stata un’annata migliore rispetto al 2017 grazie a notti più fresche. Da una decina di giorni abbiamo già iniziato a raccogliere, con ottimo riscontro, i vitigni a bacca bianca come il vermentino, lo chardonnay ed il sauvignon. – spiega Lenzi – Poi toccherà ai merlot, syrah e per ultimo al sangiovese". La raccolta dei grappoli è partita con una settimana di anticipo alla storica Fattoria Mantellassi: 110 ettari vitati a Magliano, terra del Morellino.

"La siccità ha pesato molto sulle rese dell’uva che si presentano però in grande salute. – spiega Giuseppe Mantellassi – Dove abbiamo potuto siamo corsi in aiuto delle viti con l’irrigazione di soccorso ma parliamo di appena un quarto dei vigneti totali. Il tema dell’approvvigionamento dell’acqua, anche per colture come le viti abituate al caldo, non può essere rimandato oltre. Le difficoltà climatiche hanno inciso sulla quantità ma fortunatamente non sulla qualità".