"Venator, bene il rinvio ma serve un piano di rilancio"

Ulmi e Lolini (Lega) "Basta con i no a priori. Le politiche ambientali. non devono influenzare"

"Una boccata d’ossigeno per la Venator, ma non basta. Occorre che si faccia di più a livello aziendale ed istituzionale a tutela del Polo Chimico di Scarlino e delle centinaia di lavoratori che vi sono impiegati". Così l’onorevole della Lega Mario Lolini, commissario regionale del Carroccio, e il consigliere regionale Andrea Ulmi, commissario provinciale, all’indomani della decisione del Tar di annullare la sospensiva regionale per il conferimento dei gessi rossi alla Cava di Montioni. "Mi pare grave, nei confronti degli uffici regionali, quanto sostengono i giudici – afferma Ulmi – nel dire che ‘appaiono fondate le censure della parte ricorrente di difetto di garanzia partecipativa e di mancanza di adeguata istruttoria formulate dalle parti ricorrenti’ e che gli ‘atti regionali sono motivati con esclusivo riferimento della relazione tecnica forense, senza che si dia conto dello svolgimento di autonome verifiche di Regione Toscana e Arpat’. Mi pare una motivazione dura che denota grande superficialità". Secondo la Lega "per farlo occorrono l’impegno dell’azienda a ridurre la produzione di gessi rossi e delle istituzioni ad assicurare i tempi necessari affinché questo processo possa essere messo in campo". L’onorevole Mario Lolini punta il dito contro chi dice no a priori e guarda al futuro di un polo chimico che è un’eccellenza dell’industria maremmana. "Basta con gli ultrà del no ad ogni costo – chiude – Le politiche ambientali sono una cosa e queste devono muoversi nell’ambito delle norme, ma non devono essere influenzate da chi dice sempre e solo no".