Vaccini: chiamata alle ’armi’ per i dentisti

La Regione invita gli odontoiatri a mettersi a disposizione della campagna di immunizzazione per supportare i loro colleghi medici

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"AAA ...odontoiatri cercansi". Rispolverando la formula dei vecchi annunci pubblicitari potrebbe essere sintetizzata così l’ultima iniziativa assunta dalla Regione Toscana finalizzata ad aumentare quanto più possibile il numero delle persone vaccinate. Secondo l’ultima delibera della Giunta Giani varata lunedì sera, infatti, i medici odontoiatri possono essere reclutati e ’assoldati’ tra i medici vaccinatori. ovviamente il loro contributo sarà a carattere di volontariato e la loro prestazione medica avverrà nei centri vaccinali hub dell’Asl Toscana Sud Est, non certo nei loro ambulatori. Dunque nessuna preoccupazione: non è che se si deve andare dal dentista per una carie poi ci si ritroverà con l’iniezione del vaccino. Regione Toscana chiede un contributo di impegno anche agli odontoiatri della provincia di Grosseto per irrobustire il personale già operativo nei centri vaccinali, ovvero professionisti del servizio sanitario, Protezione civile ed anche numerosi volontari. Le adesioni saranno raccolte dall’Ordine provinciale, che le trasmetterà alla Regione, e già sono partiti i primi corsi di formazione. "Le vaccinazioni - sottolinea nuovamente la Regione – non potranno, in questo caso, essere svolte presso gli studi medici ma solo presso gli hub già attivi".

La delibera dello scorso lunedì conferma anche quanto già avevamo anticipato nei giorni scorsi proprio su queste colonne riguardo al coinvolgimento dei medici di medicina generale, i quali, dopo essere stati impiegati per la vaccinazione degli over 80 con il vaccino Pfizer-Biontech, dai prossimi giorni si occuperanno anche della immunizzazione della popolazione nella fascia di età compresa tra 60 e 79 che ancora non si fosse vaccinata. Il vaccino a disposizione inizialmente sarà Johnson&Johnson e se poi le scorte dovessero esaurirsi si passerà ad AstraZeneca. La cosa importante da sapere è che a differenza di quanto avvenuto con gli over 80, stavolta non saranno i medici a chiamare uno a uno i potenziali vaccinandi. Dovranno essere i cittadini di età compresa tra 60 e 79 interessati a farsi il vaccino che dovranno chimare l’ambulatorio del proprio medico curante e mettersi d’accordo con lui per farsi vaccinare.

"Con i medici di medicina generale – ha spiegato l’assessore Bezzini - rinnoviamo l’intesa, dato che sono già stati protagonisti con la vaccinazione degli over 80, assicurando una delle coperture vaccinali più ampie a livello nazionale per questa fascia d’età. Ora riprenderanno dalla prossima settimana con la vaccinazione prioritaria alla fascia d’età 60-79 anni". Dai primi di giugno partiranno anche la vaccinazioni in farmacia. prima con J&J e poi con AstraZeneca.

anfa