Turbanti: "Il momento più buio del Novecento"

Cerimonia alle pietre d’inciampo che ricordano i martiri Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani e Italo Ragni

Incontro in Comune a Grosseto per celebrare le vittime dell’Olocausto nel "Giorno della Memoria". "E’ stato il momento più buio del Novecento – ha iniziato Fausto Turbanti, presidente del Consiglio comunale – l’oscurità che ha preso il sopravvento sull’umanità, sull’anima e sul cuore di persone che, un giorno, hanno scelto consapevolmente la strada dello sterminio sulla base di fandonie deliranti come quella della supremazia razziale". Insieme a lui, di fronte alla lapide dei tre martiri grossetani c’erano il prefetto Paola Berardino e il presidente dell’Anpi provinciale Luciano Calì. "Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani, Italo Ragni: i nomi di questi tre martiri, incisi in altrettante pietre d’inciampo, rappresentano il simbolo vivo e concreto dell’abisso – ha aggiunto Turbanti – di ciò che è stato e di ciò che non deve più avvenire. È proprio questo, ritengo, il significato più importante e profondo del Giorno della Memoria: il ricordo delle persone a cui è stata crudelmente strappata la vita dalle mani ha senso solo se, dal loro sacrificio, siamo in grado di trarre insegnamenti per il futuro. La Shoa è stata la negazione dell’uomo con alcuni criminali hanno addirittura provato a negare o, peggio, a replicare".