Truffe bancarie on line: grossetana risarcita

Prima vittoria di Confconsumatori, . Recuperati . oltre quattromila euro

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La sede grossetana di Confconsumatori Toscana, dall’inizio dell’anno ad oggi, ha seguito 42 casi di truffati online. Un numero impressionante, in costante aumento rispetto solo al 2021, quando i casi riscontrati in toscana nei 12 mesi erano una ventina. Tuttavia c’è una buona notizia. Con la decisione del 15 settembre 2022, il Collegio di Bologna dell’Arbitro bancario finanziario ha condannato una banca a restituire 4.039 euro a una malcapitata grossetana che si era vista, in soli 9 minuti, sottrarre tutti i risparmi sul conto. Denaro che veniva utilizzato dai malviventi in operazioni di pagamento estero. La persona era stata vittima di phishing (e-mail a nome della banca) e sms mishing (sms inviato nella chat messaggistica della banca), attraverso i quali i truffatori carpiscono agli utenti bancari, che agiscono in tutta buona fede, credenziali e altro per accedere ai conti correnti e soprattutto – evoluzione recente – alle carte di pagamento, sia di credito che bancomat o ricaricabili. L’arbitro bancario, con il lodo 122822, ha rilevato la responsabilità della banca, in quanto le operazioni sono state autorizzate da un solo fattore di sicurezza, mentre le norme attuali prevedono che le operazioni di pagamento online debbano essere autorizzate mediante due fattori a conoscenza del solo cliente e non può bastare l’invio del solo Otp che normalmente la banca invia mediante sms. L’arbitro ha inoltre rilevato – richiamando l’epocale sentenza 15502022 del Tribunale di Firenze, vinta da un associato a Confconsumatori difeso dall’avvocato Leonardo Cinti – che il sistema di sicurezza bancaria deve rilevare anche anomali comportamentali come l’invio serrato, in pochi minuti, di pagamenti all’estero.