Truffa i clienti, in manette un assicuratore

Arrestato dalla Guardia di finanza l’uomo che aveva carpito la fiducia dei clienti: potrebbe aver distratto oltre trecentomila euro

La truffa è stata scoperta grazie alle verifiche della Guardia di finanza

La truffa è stata scoperta grazie alle verifiche della Guardia di finanza

Gavorrano (Grosseto), 10 dicembre 2019 -  Lo hanno arrestato con l’accusa di aver truffato i suoi clienti. Ha 50 anni, è residente a Gavorrano, girava con Porsche e Bmw. Secondo la Guardia di finanza si sarebbe impossessato dei soldi in più occasioni e con diverse modalità, di centinaia di migliaia di euro, che le sfortunate vittime (alcune anche anziane), avevano nella maggior parte dei casi accantonato dopo anni e anni di risparmi, ma di cui sono venuti a conoscenza solo dopo essersi rivolti direttamente alla Compagnia di assicurazione che si trova in provincia di Viterbo. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Viterbo, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Viterbo Eliana Dolce, hanno portato all’arresto dell’uomo eseguito dal personale del Comando delle Fiamme gialle di Grosseto. L’agente assicurativo, con scaltrezza e abilità, creava con la clientela vincoli di amicizia e rapporti professionali che sembravano veri. Le polizze, secondo quanto ricostruito dalla Finanza, venivano saldate da parte dei clienti, che non solo facevano conto sulla fiducia che egli instaurava, con rapporti professionali di lunga durata (nel corso dei quali manifestava anche la disponibilità a recarsi nelle loro abitazioni al fine di evitare l’incomodo di recarsi in agenzia), ma venivano poi tratti in inganno dalla consegna da parte dell’agente di documenti abilmente artefatti con mezzi informatici. L’attività svolta dalle Fiamme gialle e dalla Procura della Repubblica ha dato modo di scoperchiare in pochi mesi un sistema ben consolidato messo in atto dall’agente assicurativo che, privo di scrupoli, carpiva la buona fede degli assicurati e si impossessava illecitamente delle somme che gli venivano corrisposte inducendoli in errore circa l’effettiva stipula di polizze in realtà poi mai attivate. Faceva credere di versare gli assegni ricevuti a favore della Compagnia assicuratrice e invece li versava propri conti correnti dai quali traeva poi i fondi per condurre un tenore di vita ben al di sopra delle sue capacità economiche tra cui l’acquisto di autovetture di lusso e di immobili residenziali. Pare che l’uomo gestisse oltre 700mila euro in risparmi ma di questi, almeno 300mila sarebbero stati fatti sparire. Il sub agente tra l’altro concludeva le polizze o percepiva i pagamenti negli ambienti dell’agenzia, così da convincere i truffati che stavano veramente concludendo i contratti direttamente con la Compagnia, che invece era all’oscuro delle truffe che si stavano perpetrando.