Terziere di Borgo, una festa che non finisce mai

La 44esima vittoria è stata decisiva per il raggiungimento della vetta con Cittannova

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Festeggiamenti in grande al Terziere di Borgo, che si sono svolti davanti alla Chiesina di San Rocco, sede dello storico Terziere massetano, alla presenza di tantissimi sostenitori. Una festa grande anche perché Borgo con la sua 44esima vittoria ha raggiunto in vetta alla classifica il Terziere Cittannovino che da decenni aveva monopolizzato il podio. Nei prossimi balestri si farà ancora più aspra la sfida almeno nel giorno del lancio delle verrete con le due compagini che si contenderanno la vittoria sino all’ultima freccia. Non è però scontato che il Terziere di Città Vecchia con i suoi 38 balestri resti a guardare e, come ha fatto sino ad oggi, sarà competitivo e non mollerà quella che è una disputa sempre più avvincente che è rappresentata dal Balestro. Intanto la stagione, almeno quella delle gare ufficiali, si chiude con la bella vittoria del Terziere gialloblu che con il giovane Alberto Stanghellini è quello che ha "violato lo tasso" più da vicino ed ha meritato il giusto riconoscimento del suo popolo, quello del Terziere di Borgo, il cui nome stesso ne indica l’origine che nel tempo, pur mantenendo il lavoro nei campi i residenti con la loro opera si dedicarono anche alle arti ed i mestieri, aprendo botteghe di artigiani e mestieranti.

"Vedremo nel prossimo maggio – dicono dal Terziere – come si attrezzeranno gli altri due Terzieri quello di Cittannova, nella seconda metà del secolo XII, fu intenso e vasto richiamo per quanti aspiravano al lavoro nella miniera, nella fusione dei metalli e nell’arte muraria, e quello nobile di Cittavecchia che fu il primo nucleo massetano che, insieme a Borgo, si formò alle falde del Castello di Monteregio, dimora del signore del feudo e successivamente del vescovo".