'Casa dei Pesci' a Talamone: altre 15 sculture di marmo in mare

Servono a creare un habitat naturale per la riproduzione della fauna ittica e a scoraggiare la pesca a strascico

La lavorazione dei blocchi di marmo della 'Casa dei pesci' a Talamone

La lavorazione dei blocchi di marmo della 'Casa dei pesci' a Talamone

Talamone (Grosseto), 12 giugno 2019 - La casa dei pesci, l’arte di salvare il mare. Un progetto ambizioso e ben strutturato quello portato avanti da Ippolito Turco, nato da un’idea del pescatore ambientalista Paolo Fanciulli e supportato dalla Fondazione Grosseto Cultura, dall’amministrazione comunale, ma soprattutto dal pubblico. «L’ecosistema marino di Talamone ed Orbetello è da sempre minacciato dalla pesca a strascisco che pur essendo illegale, trova difficilmente dei seri impedimenti, per questo abbiamo deciso di crearne noi » spiega Ippolito Turco presidente della Casa dei pesci . « L’ amore per Talamone e la Maremma – prosegue – ci ha portati a compiere una scelta che qualche anno fa sembrava una pazzia, ed oggi è diventata invece una lucida realtà » . L’arte incontra la solidarietà e l’impegno sociale per la salvaguardia della flora e della fauna marina caratteristica della costa maremmana, con particolare riguardo alla zona di Talamone. La casa dei pesci ha difatti unito in un connubio perfetto una strategia di valorizzazione paesaggistica e culturale del territorio ad una tecnica alternativa e meno impattante di difesa dell’habitat naturale.

«Siamo molto fieri del lavoro che è stato compiuto fino ad oggi, per creare un museo marino di un valore inestimabile sia per le opere scultoree che accoglie sia per gli obiettivi di sostenibilità ambientale che è riuscito a raggiungere » afferma Giovanni Tombari presidente di Fondazione Grosseto Cultura. Nel 2018 il progetto era riuscito a posizionare 24 blocchi marmorei di 10 quintali ciascuno, venti dei quali aventi mera funzione di dissuasori per la pratica illegale di pesca a strascico e i restanti erano invece entrati a far parte del museo che iniziava a delineare le sue forme. Questo s abato a partire dalle 9.30 a Talamone si festeggia la realizzazione, con il loro contestuale posizionamento nel pros i eguo della giornata, di altre 15 opere scolpite su blocchi di marmo che andranno ad implementare il patrimonio museale fruibile ai turisti attraverso immersioni subacquee.

Il progetto si finanzia attraverso le donazione dei cittadini, i quali permettono all’associazione di coprire le spese sostenute dagli artisti di fama internazionale che hanno sposato la causa e deciso di mettere a disposizione la loro arte, parliamo di Lea Monetti, Johann Goelles, John Cass, Giorgio Cutini e molti altri ancora. «Il mare e la sua salute sono due ricchezze importanti – interviene Ferdinando Berni il presidente del circolo vela libera di Talamone – L a mission del nostro circolo e dell’associazione da noi fondata Per Talamone è quella di collaborare nell’organizzazione di eventi che sostengano la promozione del territorio » . Un museo scolpito sottomarino, capace di dare impulso al turismo, e di implementare la coscienza ambientalistica dei cittadini, che si estenderà sulla terraferma con la creazione di un giardino- percorso a cielo aperto fatto di opere d’arte.