Sull’Amiata a lezione di taglio del bosco

In località Altori, si è svolta una giornata dimostrativa di formazione per l’abbattimento delle piante, alla presenza del Consorzio Forestale

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Il taglio del bosco, se pianificato e non eseguito in maniera indiscriminata, è un’importante azione di mantenimento della sostenibilità dell’ambiente stesso. Certo, perché gli abbattimenti delle piante siano fatti con tutta la cura del caso e nel pieno rispetto delle regole riducendo quasi a zero il rischio degli infortuni, c’è bisogno di professionisti sempre più aggiornati. Per dare un senso pratico a tutto questo, in località Altori, sul Monte Amiata si è svolta una giornata dimostrativa di formazione forestale. Ad organizzarla è stata la ditta Fratelli Barili (che bene conosce l’Amiata) con la partecipazione degli istruttori forestali, Paolo Pellegrini e Cristian Pietrosanti.

È stata una giornata speciale, dove i partecipanti al corso hanno potuto apprendere le tecniche di taglio di una grande pianta, partendo dalle misure di sicurezza personali da adottare quando si è dentro ai boschi. Sul posto anche il Consorzio Forestale del Monte Amiata, con i suoi due tecnici forestali; Alessandra Galli e Paolo Franchi. A monitorare la mattinata i carabinieri forestali e tra i presenti anche i certificatori Pefc.

"Partecipiamo volentieri a questa giornata – commenta Alessandra Galli – in quanto gestendo dei boschi abbiamo sempre a che fare con le ditte di utilizzazione forestale, quindi, anche se direttamente non svolgiamo attività di abbattimento, dobbiamo conoscere il lavoro che viene fatto in bosco". Tra gli obiettivi del Consorzio c’è anche quello di organizzare i tagli boschivi e poi andare a controllare quello che viene fatto. I boschi in gestione al consorzio sono tutti di proprietà comunali (Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora e Seggiano) e si parla di 1.500 ettari. Proprio per il comportamento virtuoso nella gestione dei boschi, il Consorzio Forestale dell’Amiata ha ricevuto nel 2003 la Certificazione di Gestione Forestale Sostenibile secondo gli schemi Pefc, uno dei più importanti sistemi di certificazione forestale a livello mondiale. "Gli amministratori di 20 anni fa furono lungimiranti – prosegue Galli – videro nella certificazione forestale uno strumento per migliorare la gestione dei nostri boschi, nel tempo poi si è rivelato anche un ottimo strumento di promozione del territorio". I boschi che gestisce il consorzio sono tutti pianificati attraverso piani di gestione forestale. Ogni anno vengono messi in vendita dei lotti boschivi che vengono acquistati dalle ditte di utilizzazione forestale, come è ad esempio la Fratelli Barili. "Conosciamo bene i boschi dell’Amiata, qui ci siamo formati– racconta Fabiola Barili –. Crediamo nella legalità e nella sicurezza sul lavoro".

Nicola Ciuffoletti