Mentre le temperature di questo inverno straordinariamente caldo continuano a salire, regalando splendide giornate di sole, cresce la preoccupazione per come tutto questo influirà sulla salute della laguna. A esprimere apprensione sono anche i Pescatori di Orbetello, che con le acque lagunari vivono a contatto ogni giorno. "Siamo già a febbraio – afferma il presidente dei Pescatori, Pier Luigi Piro (nella foto) – e nonostante sia stato sottoscritto l’accordo di programma tra Regione e Comune non abbiamo ancora nessuna notizia su cosa si andrà a fare per tutelare la laguna, le attività commerciali e la collettività. Non siamo a conoscenza di quelle che sono le iniziative sulle quali stanno lavorando i due enti, non siamo stati invitati a nessun tavolo di lavoro, non abbiamo, nonostante i nostri solleciti propositivi, avuto alcuna indicazione. E questo lo riteniamo oltre che poco corretto anche non utile, perché vantiamo un’esperienza in materia che nessuno può negare". In effetti, dopo che il Comune ha rifiutato di riprendersi il ruolo di soggetto attuatore, come la Regione aveva proposto in un primo momento, la cabina di regia per la gestione della laguna è rimasta a Firenze. E la distanza a volte sembra essere davvero troppa, soprattutto per chi aspetta risposte chiare e rapide. "Il pompaggio di acqua dal mare, anche da febbraio, non può essere risolutivo per tutelare la laguna dal fenomeno anossia – afferma Piro – speriamo che sia una primavera fresca caratterizzata da venti da nord perché a oggi nessuna indicazione sulle modalità di approccio al problema ci è stata comunicata. Ci stiamo attivando per tutelare non solo la nostra azienda ma la collettività e siamo disponibili a lottare per far valere i nostri diritti in tutte le sedi, come del resto anche disponibili, come più volte detto e scritto a partecipare ad una analisi e discussione costruttiva". E non si tratta solo dei circa cento posti di lavoro che ruotano attorno alla cooperativa orbetellana, ma dell’intero territorio che con la sua laguna vive in simbiosi. Basti pensare al disastroso fenomeno dei moscerini della scorsa estate e a come ha impattato su tutte le categorie di commercio. Che cosa ha intenzione di fare la Regione per scongiurare il rischio che si ripeta? Al momento, come confermano i Pescatori, non è dato saperlo. Riccardo Bruni