Stop all'apertura di nuovi lavaggi auto dentro l'abitato di Grosseto

Una variante urbanistica che sarà presentata in consiglio vuole limitare il proliferarsi delle attività nel perimetro urbano

La proposta è dell'assessore Ginanneschi

La proposta è dell'assessore Ginanneschi

Grosseto, 26 settembre 2018 - Stop all'apertura di nuovi lavaggi auto dentro l'abitato di Grosseto. L'Amministrazione comunale ha deciso di “mettere un freno” al proliferarsi, dentro l'abitato cittadino, di attività di lavaggio auto, e lo farà presentando una variante urbanistica in consiglio comunale. L'appuntamento è per il consiglio del 4 ottobre, quando l'assessore al Commercio Riccardo Ginanneschi presenterà questa proposta: si tratta di una richiesta per inibire l'apertura di nuovi lavaggi auto nel centro abitato residenziale. In pratica Ginanneschi ha intenzione di presentare una variante urbanistica, richiesta da tempo, per modificare il piano funzioni: in sostanza, certe attività non saranno più ammesse nel perimetro urbano. “Si tratta di una scelta dovuta al decoro urbano – ha spiegato Ginanneschi -. Abbiamo avuto incontri con le associazioni di categoria, in particolar modo con Confesercenti, dove abbiamo incontrato gli associati che ci chiedevano delucidazioni sul proliferarsi in città di certe attività”. I lavaggi auto, che a Grosseto sono spuntati come funghi negli ultimi anni, soprattutto dentro il perimetro urbano – magari in fondi sfitti di palazzi e condomini -, potrebbero quindi trovare un freno all'espanzione urbana. Dipenderà se la variante passerà in consiglio comunale. In pratica sarà possibile aprire un'attività di questo genere solamente nelle zone artigianali e industriali di Grosseto. Per le attività già aperte non ci saranno modifiche. “Se la mia proposta passerà in consiglio comunale – ha aggiunto l'assessore -, non ci saranno però ripercussioni retroattive per chi già lavora. Vogliamo però ridare decoro urbano alla città, evitando che sorgano ancora queste attività – che già sono numerose – nell'abitato cittadino”. Negli ultimi anni sono nate diverse attività di questo tipo proprio in città. Tutte attività a norma, che rispettano norme e leggi. “Preferiamo che certi fondi vengano utilizzati per altri scopi e forme – ha precisato Ginanneschi -, per una questione di decenza e decoro. Se ci saranno nuove aperture potranno essere localizzate in altre zone di Grosseto, più periferiche”.