Spintona il parroco dopo il litigio scoppiato per un parcheggio

L’auto dell’uomo intralciava la processione. Lega e Fratelli d’Italia parlano di chiara aggressione al sacerdote

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Una lite è scoppiata qualche giorno fa, in occasione delle feste paesane, tra il parroco di Roccastrada don Marcello e un vicino di casa. La scintilla che ha scatenato l’alterco sarebbe stata l’auto del vicino parcheggiata in maniera scorretta. I toni di voce dei due si sono alzati e don Marcello avrebbe subìto uno spintone. L’episodio, accaduto alla fine della processione, ha fatto molto parlare la cittadina, i social poi hanno fatto il resto. Il sindaco di Roccastrada, Francesco Limatola, ha detto. "Appena ho appreso la notizia via social, ho chiamato don Marcello per accertarmi delle condizioni e ho saputo che sta bene. La mia priorità è questa". Hanno parlato di aggressione e di atto vile nei confronti del parroco gli esponenti di Fratelli d’Italia e Lega. Ludovico Baldi, commissario della sezione Alta Maremma della Lega Salvini Premier e i consiglieri Paolo Pazzagli, Lorenzo Piras e Ulderico Brogi hanno detto: "Esprimiamo solidarietà a don Marcello che ha subìto l’ennesima aggressione, da quanto abbiamo appreso dopo la processione alle feste paesane. Girano voci sull’autore del gesto e ci auguriamo che le forze dell’ordine facciano chiarezza e che l’autore non rimanga impunito. Come partito – ribadiscono - e gruppo consiliare condanniamo ogni forma di violenza e auspichiamo che don Marcello possa tornare al più presto tra i suoi parrocchiani riprendendo serenamente la sua attività". Moreno Bellettini, presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia ha ribadito: "L’aggressione sembrerebbe avvenuta davanti alla chiesa parrocchiale roccastradina, per banali e futili motivi.Come Fratelli d’Italia Roccastrada, esprimiamo la nostra solidarietà a don Marcello, non soltanto per il ruolo che riveste di sacerdote, ma soprattutto per il rispetto che si deve a un uomo e sacerdote dalla veneranda età, come quella di don Marcello. Nel contempo auspichiamo da chi di dovere, un intervento adeguato per punire il vile atto compiuto contro il sacerdote".

N.C.