Sparatoria di Grosseto, la paura negli occhi della gente: "Poteva essere una tragedia"

Il racconto di una residente nel palazzo di via della Pace: " Sono scesi al buio correndo e hanno litigato. Poi quei colpi in strada"

L'appartamento sequestrato (Foto Aprili)

L'appartamento sequestrato (Foto Aprili)

Grosseto, 27 dicembre 2019 - Un Natale diverso. Violento, che è lontano anni luce da quello che tutti vorrebbero vivere. I residenti del grande palazzo di via della Pace dove abitava il dominicano adesso nel carcere di via Saffi con l’accusa di omicidio, si ricordano benissimo quella sera dell’antivigilia. Soltanto il giorno dopo hanno comunque realizzato quello che era accaduto. E soprattutto quello che sarebbe potuto accadere.

"Lo vedevo spesso. Saliva le scale salutando". A parlare è una signora che abita nella scala opposta a quella dove viveva, da qualche anno, il dominicano arrestato dalla Polizia stradale. Preferisce rimanere anonima, ma scandisce tutti i momenti di quella serata con una lucidità incredibile. "Aveva un bambino piccolo, non so se un maschio o una femmina – prosegue –. So che prima aveva anche una compagna. Ma si erano lasciati da qualche tempo anche perchè non l’ho più vista salire le scale".

Lei, insieme ad altri, non ha capito subito quello che stava succedendo: "Abbiamo sentito una grande frastuono per le scale. Come se ci fossero state delle persone che correvano all’impazzata. La stranezza è che lo stavano facendo al buio". Tant’è infatti che uno dei residenti del palazzo ad un certo punto ha acceso la luce.

"Sentivamo urlare nelle scale – prosegue la donna – poi più nulla. Dopo qualche minuto ho sentito distintamente tre colpi. In un primo momento ho creduto che fossero i fuochi d’artificio o qualche mortaretto sparato dai ragazzi. Non ci ho fatto tanto caso anche perché adesso siamo vicini all’ultimo dell’anno e queste cose succedono sempre. Soltanto il giorno dopo ho saputo che quei colpi erano spari".

Una scoperta agghiacciante: "Io ne ho sentiti tre sicuramente – chiude la donna – poi sono andata a letto perchè mi alzo sempre molto presto la mattina. So per certo che però ci sono stati altri colpi di pistola perché una persona che abita qui di fronte ha visto la sua auto con un foro nello sportello e del sangue. E il suo mezzo pare che sia stato anche sequestrato".

Come un fulmine a ciel sereno: "Purtroppo è accaduta una cosa molto grave – conclude un’altra residente nel palazzo, che anche lei preferisce rimanere anonima e rimanere con la porta socchiusa – proprio di fronte alla chiesa. Poteva essere una tregedia perché queste persone si sono sparate in mezzo alla strada".