Sono 54 gli operatori sanitari che sono stati sospesi a Grosseto

Complessivamente coloro che hanno rifiutato il vaccino in tutta l’area vasta sono stati 128

Cinquantaquattro dipendenti dell’Asl Toscana Sud Est, a Grosseto, tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, sono stati sospesi dal servizio perché non hanno voluto mettersi in regola nei confronti dell’obbligo vaccinale. Si tratta di un numero molto elevato, se si considera che in tutto il bacino di competenza territoriale Asl le fiugure sanitarie sospese sono state in tutto 128.

Il dettaglio delle altre province è il seguente: 48 ad Arezzo e 28 a Siena. Per quest’ultima, però, manca il dato delle sospensioni avvenute in seno all’Azienda ospedaliero-universitaria ’Le Scotte’, che come noto ha una gestione autonoma, indipendente dall’Asl Toscana Sud Est. Va detto che molti degli operatori sanitari inizialmente individuati come esposti al rischio di sospensione perchè inottemperanti all’obbligo vaccinale ci hanno poi ripensato e si sono messi in regola con la immunizzazione. Tuttavia non è possibile non rilevare come il numero degli attuali sospesi sia comunque rilevante anche e soprattutto alla luce della cronica carenza di organici nei diversi livelli sanitari italiani e maremmani.

Inoltre è da ricordare che il percorso di notifica degli inadempimenti è ancora in corso e che dunque i numeri citati possono ancora crescere.

Come noto, infatti, la procedura che segue l’Asl è piuttosto lunga. Perché dal momento in cui rileva che un proprio dipendente non ha assolto all’bbligo di vaccinazione, prima gli scrive una lettera più o meno informale, poi notifica l’inadempienza a mezzo Pec dando un ultimatum e quindi, terzo e ultimo passaggio, notifica la sospensione dall’esercizio delle attività sia al professionista coinvolto, sia all’Ordine di appartenenza. Un percorso lungo, dunque, che in molti casi ancora non si è concluso.

anfa