Siccità, siamo al dramma Grano e orzo dimezzati

Iniziata la mietitura: rese a picco in Maremma per la mancanza di piogge. Il 30% in meno rispetto allo scorso anno. E le materie prime costano di più

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Iniziata la mietitura di orzo, avena, farro e grano ma non sta andando come si sperava. La siccità con precipitazioni quasi assenti nei mesi cruciali di febbraio e marzo ed il caldo record di maggio hanno spazzato via anche le ultime speranze. Si raccoglierà di meno nel 2022 con rese anche dimezzate in alcune aree della regione che sono state più messe a dura prova dalla siccità intensa e dal caldo record come quelle della Maremma Sud e dell’area costiera. A dirlo è un primo monitoraggio di Coldiretti Toscana secondo cui la riduzione delle rese per ettaro, stimate tra il 20 ed il 30% in meno, "mangeranno" i già ridottissimi margini di redditività dei cerealicoltori che hanno già dovuto subire incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo il Crea. Un disastro che va ad aggiungersi ad altre colture, dimezzate da questo caldo infernale che non sembra finire: anche nei prossimi giorni infatti la situazione volge al bello. Che va bene per la tintarella, ma è un disastro per l’economia e l’agricoltura. Un trend negativo, dunque, che pare non arrestarsi. Una situazione che di fatto aumenta la dipendenza dall’estero in una situazione in cui il paese è diventato deficitario in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci e il 62% del grano duro per la pasta.